Verona Sociale

“Odiare non è uno sport”: i linguaggi d’odio non appartengono allo sport.

“Odiare non è uno sport”: i linguaggi d’odio non appartengono allo sport.

Attirare l’attenzione della cittadinanza sul fatto che i linguaggi d’odio non appartengono alla pratica sportiva, è l’obiettivo del presidio statico che, venerdì 19 marzo, tra le 15 e le 15.30, porterà in piazza Bra l’ong veronese Progettomondo con alcuni ragazzi e ragazze pronti a comporre lo slogan “Odiare non è uno sport”, nome del progetto nazionale di cui l’ong è partner.

 L’iniziativa è stata programmata in occasione della Giornata internazionale contro il razzismo, con la presenza in piazza Bra anche del noto dirigente sportivo ed ex calciatore italiano Damiano Tommasi.

Mentre l’allenatore di pallacanestro Franco Marcelletti aderirà invece con un contributo da remoto.

Simili momenti di mobilitazione giovanile creativa si terranno in 10 città italiane, per rilanciare in contemporanea la scritta Odiare non è uno sport e contribuire a un “Flash Mob online” .

Secondo il Barometro dell’Odio nello Sport, ricerca realizzata dal Centro Coder dell’Università di Torino, che ha monitorato per 3 mesi i social network delle principali testate sportive italiane, l’hate speech è ormai una componente strutturale delle conversazioni sportive, potenziata dai meccanismi virali della comunicazione digitale.

Tre post su quattro ricevono commenti che contengono una qualche forma di hate speech.

Per questo è nato Odiare non è uno Sport, progetto educativo di prevenzione e contrasto all’hate speech nello sport sostenuto dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e promossa dal Centro Volontariato Cooperazione allo Sviluppo, con un fitta rete di partners su tutto il territorio nazionale.  Sono stati realizzati percorsi educativi, mobilitato l’opinione pubblica e fatto nascere delle “antenne anti-odio” in sei regioni italiane. Gruppi di giovani opportunamente formati intervengono nei discorsi di odio online smorzando i toni.

Il progetto è sostenuto dall’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo e promosso dal Centro Volontariato Cooperazione allo Sviluppo, in partenariato con 7 ong italiane con ampia esperienza nell’educazione alla cittadinanza globale (ADP, CeLIM, CISV, COMI, COPE, LVIA, Progettomondo.mlal), l’ente di promozione sportiva CSEN, le agenzie formative FormaAzione, SIT e SAA-School of management, Informatici senza Frontiere per lo sviluppo delle soluzioni tecnologiche e Tele Radio City e Ong 2.0 per la campagna di comunicazione.

G.R.

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