Verona Sociale

A Verona tra i ragazzi prende forma un nuovo modo di fare comunità

Spazio Link, Generalab e l’Educativa di Strada sono alcuni dei progetti.

L’assessora alle Politiche sociali, Luisa Ceni: “Il lavoro educativo parte proprio dall’ingaggiare i ragazzi nei loro spazi, nel quotidiano, per ristabilire un rapporto di fiducia che spesso è stato logorato o semplicemente non è mai esistito”.

A Verona tra i ragazzi prende forma un nuovo modo di fare comunità, partendo dai bisogni reali e dalle voci delle nuove generazioni. Con Spazio Link, Generalab e Educativa di Strada i ragazzi trovano ascolto, sperimentano i propri talenti, si incontrano e crescono insieme. Non più interventi calati dall’alto, ma cura e presenza, relazioni costruite sul campo, nei quartieri, attraverso attività concrete e una presenza quotidiana.
Dall’apertura di Spazio Link a Borgo Roma, a febbraio 2024, alla scelta di creare Generalab, uno spazio aperto nelle case Agec di via Lussino, all’attivazione dell’Educativa di Strada nei quartieri di Borgo Roma e San Michele, con il coordinamento del Gruppo Abele, Verona è tornata a investire seriamente sulle politiche giovanili. L’obiettivo è chiaro: aiutare i giovani a ritrovare la fiducia affinché siano soggetti attivi dei processi sociali.

Le voci dell’Amministrazione.
“È facile distruggere, ma ricostruire richiede tempo, cura e un impegno costante, soprattutto – afferma l’assessora alle Politiche sociali e del terzo settore, Luisa Ceni – quando si lavora con le fasce più fragili e con i giovani. Fin dall’inizio ci siamo messi in gioco per ricostruire relazioni compromesse da anni di trascuratezza. Oggi il lavoro educativo parte proprio dall’ingaggiare i ragazzi nei loro spazi, nel loro quotidiano, per ristabilire un rapporto di fiducia che spesso è stato logorato o semplicemente non è mai esistito. Le attività sociali che stiamo attivando vanno in questa direzione. Sono interventi che producono effetti concreti sin da subito: lo dimostra il numero crescente di giovani che si stanno avvicinando, partecipando e mettendosi in gioco. È questo il segnale più forte che stiamo andando nella direzione giusta. E siamo convinti che questo lavoro, se sostenuto e mantenuto nel tempo, potrà dare slancio e nuove opportunità a tutta la comunità.”

“Su borgo Roma e San Giacomo abbiamo scelto di investire fin dal primo giorno, – spiega l’assessore alle politiche giovanili, Jacopo Buffolo – con risorse nostre e anche reperendo altri finanziamenti, perché si tratta di uno dei quartieri più popolosi e giovani della città, con la presenza di studenti di tutte le età, basti pensare ai numerosi poli scolastici e universitari. Ci sono due visioni di mondo, chi scommette sulle relazioni, la cultura e l’incontro e chi continua a sbandierare la il securitarismo, comprimendo gli spazi di comunità e alimentando le paure. In questi tre anni abbiamo scelto di tornare ad investire concretamente sui giovani, i loro spazi e la cura delle relazioni. Una scommessa necessaria che, non porta i risultati immediati, ma permette di rammendare le squarci delle nostre comunità. Luoghi come il Link e Generalab ci hanno mostrato la fame di spazi e aggregazione che hanno i giovani e non solo. Ora è necessario implementarli e per farlo serve la collaborazione di tutti, mentre è completamente inutile il contributo di chi vorrebbe azzerare il lavoro fatto comprimendo le relazioni e imponendo misure che in 15 anni hanno solo dimostrato il loro fallimento”.

Lo spazio Link si racconta.

E lo fa attraverso i suoi protagonisti, quel crocevia di ragazzi tra i 16 e 30 anni che allo spazio di aggregazione in Borgo Roma hanno cantato, suonato, giocato, organizzato eventi, partecipato a progetti di orientamento al lavoro, confrontandosi quotidianamente su temi più o meno leggeri che riguardano la loro quotidianità. Lo spazio Link di via Benedetti è stato aperto nel febbraio 2024 come servizio delle Politiche giovanili dedicato ai giovani per creare relazioni sociali positive attraverso iniziative concrete, come il Box Office, il bando o’In Onda’, il progetto europeo ‘Visyon’, ma anche laboratori, la creazione di una sala prove per le band musicali, tornei di pallavolo e basket.

Davide Briani, Educatore di Spazio Link spiega in dettaglio le attività: “Da giugno dello scorso anno, con altri due educatori sempre della cooperativa sociale Energie Sociali, gestiamo direttamente lo Spazio Link. Abbiamo creato un ambiente che funziona come una vera e propria start-up: dinamico, aperto, costruito giorno per giorno insieme ai ragazzi. Le sale prove sono molto frequentate, vi passano più di 25 band, con un flusso continuo di giovani dai 16 ai 35 anni. Da giovani lavoratori , ma anche studenti universitari o studenti minorenni dei licei vicini, che possono utilizzare la sala nel pomeriggio, tra le 15 e le 18. La sala è gratuita e viene gestita settimanalmente per dare a tutti la possibilità di usarla. Abbiamo anche un salone polifunzionale, che viene utilizzato in modo aperto, ma sempre con la presenza di un educatore. Inoltre organizziamo in estate serate di basket, momenti di gioco libero e ospitiamo eventi serali in collaborazione con associazioni o progetti. La piastra è stata sistemata grazie all’iniziativa “Ci sto? Affare fatica!” e son state anche costruite delle tavole con panche. Il Link è diventato un luogo dove stimoliamo la socializzazione attraverso ping pong, giochi da tavolo, attività informali. Da qualche tempo vengono gruppi di ragazzi da via Lussino e dal quartiere Borgo Roma, ma anche da altri quartieri. Grazie al progetto ‘Officine Futuro’ cercheremo di far ripartire l’aiuto compiti, che l’hanno scorso ha portato ragazzi che poi hanno continuato a frequentare lo spazio. Grazie al progetto Spazio Matre, finanziato da Fondazione Cariverona, abbiamo portato anche attività esterne come corsi di organizzazione eventi. Due partecipanti lavorano oggi con il formatore nell’organizzazione eventi.Grazie ad altri progetti per l’orientamento e contro l’abbandono scolastico come ‘Sono Matteo e ci conosciamo’ e ‘Anno Unico’ abbiamo fatto un corso di registrazione audio e inciso una canzone insieme. Ma la gestione del Link non si limita ad attività nello spazio, da mesi partecipiamo attivamente a un tavolo Borgo Roma con educativa di strada del comune, parrocchie, scuole e altre realtà del quartiere per iniziative, come la festa della parrocchia di San Giacomo che si terrà ai primi di settembre”.

Generalab, uno spazio aperto all’interno delle case Agec di via Lussino.

L’Associazione Nissa, nata all’interno di Casa di Ramia, gestisce Generalab, uno spazio aperto che si trova all’interno del complesso delle case Agec di via Lussino. “Con il progetto Giovani Energie- Mondi tra le mani – spiega Teresa, tra le referenti dell’area giovani – si porta avanti un lavoro di prossimità con approccio educativo informale”L’Associazione Nissa è nata all’interno di Casa di Ramia e oggi gestisce lo spazio Generalab, situato nel complesso di via Lussino. Grazie alle varie progettualità abbiamo avviato un lavoro di prossimità con un approccio vicino all’educativa di strada: siamo presenti nei luoghi dove i ragazzi vivono, senza barriere o iscrizioni, offrendo uno spazio totalmente libero e accessibile. Coinvolgiamo soprattutto adolescenti delle scuole medie e dei primi anni delle superiori, molti dei quali sono ragazzi di seconda generazione. Le attività sportive come parkour, danza e acrobatica, rese possibili anche dall’accesso agli spazi della parrocchia di San Giacomo, sono solo una parte del nostro lavoro. Stiamo costruendo relazioni, giorno dopo giorno, e assistendo a una partecipazione sempre più ricca e spontanea. Gli eventi che abbiamo proposto al quartiere hanno visto la realizzazione di un murales collettivo, la restituzione di progetti teatrali e l’allestimento di mostre fotografiche, cene/pranzi sociali. A questo si affiancano i laboratori di sartoria e cucina promossi da donne del quartiere, i corsi di italiano, gli sportelli di comunità, l’orientamento al lavoro, l’accompagnamento scolastico e il supporto alle famiglie. Con l’avvio di Giovani Energie 2, il nostro impegno continuerà, dando continuità a un percorso che ha appena iniziato a far vedere tutto il suo potenziale.”

Educativa di Strada, una presenza costante nei luoghi di ritrovo dei giovani.

Continua nel frattempo l’attività di “ingaggio” dei giovani nei quartieri di Borgo Roma e di San Michele con il progetto Educativa di Strada. Un servizio territoriale introdotto dall’amministrazione Tommasi con innovative modalità, coordinate dal gruppo Abele, tra i massimi esperti con la sua Università della strada. Con l’assegnazione della gestione alle tre cooperative che hanno vinto l’appalto, Cooperativa L’Albero, Codess e C.S.A, sarà operativo per i prossimi cinque anni. Un progetto che ha mappato l’intero territorio e al momento è focalizzato sui quartieri di Borgo Roma e di San Michele.

“Il nostro intervento si svolge principalmente – spiega Silvia Cracco della cooperativa L’Albero – nel pomeriggio, direttamente nei luoghi frequentati dai ragazzi. Ci inseriamo nella loro quotidianità con una presenza costante e non invadente: ci fermiamo nei parchi, nei cortili, nei luoghi di ritrovo, e costruiamo relazioni autentiche con chi incontriamo.
Il nostro ruolo è quello di essere adulti di riferimento, diversi dalla figura familiare, soprattutto per quei ragazzi che non hanno altri punti di ascolto e confronto. Attraverso il gioco, la parola, la presenza, affrontiamo insieme le tematiche tipiche dell’adolescenza, valorizzando i loro bisogni, desideri e potenzialità. Lavoriamo in sinergia con le realtà associative del territorio e le parrocchie. Insieme ci confrontiamo sui ragazzi che incontriamo e co-progettiamo iniziative che offrano loro esperienze significative. Il nostro obiettivo è creare occasioni vere, concrete, che rispondano a ciò che i ragazzi chiedono, anche quando non lo esprimono direttamente. Per noi, ascoltarli e camminare al loro fianco è il primo passo per costruire fiducia, percorsi e futuro”.

Davide Cremoni, giovane consigliere della Circoscrizione 5^ l lancia un appello al Presidente Dilara affinché il parlamentino dell’area sud della città collabori nell’implementare tale progettualità che queste esperienze vengano ulteriormente implementate affinché si possano raggiungere e ingaggiare più giovani e giovanissimi.

“Riteniamo fondamentale rilanciare la progettualità delle Commissioni Giovani e Sicurezza della Circoscrizione – afferma Cremoni – come spazi reali di confronto e ascolto, dato che al momento non si occupano della realtà giovanile. Al momento, queste non vengono convocate con regolarità e, quando accade, il focus è spesso limitato a temi sportivi, trascurando la complessità dei bisogni dei ragazzi. Serve invece un cambio di rotta: più momenti di dialogo aperto, più confronto tra cittadini, istituzioni e operatori del territorio. È evidente che alcune delle soluzioni proposte – come l’intervento dei vigili per allontanare i ragazzi – non hanno e non portano risultati concreti. I giovani non vanno semplicemente spostati: vanno ascoltati, coinvolti e supportati. In questo senso, progetti come Spazio Link, che promuovono cura e presenza, indicano una direzione più efficace e umana. La polizia locale ha ruoli precisi, ma non può sostituirsi a educatori e figure in grado di trasmettere passioni, interessi e prospettive. Anche le famiglie fanno la loro parte, ma dove manca la dignità lavorativa o il supporto sociale, i ragazzi restano soli. È tempo di moltiplicare le occasioni di dialogo in circoscrizione, per costruire insieme un progetto educativo e sociale solido e continuativo, non si può affidarsi solo alle realtà associative del territorio”. 

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