Verona Sociale

Giorgio Fasol e la mostra all’ateneo di Verona.

La contemporaneità è un paesaggio costellato di sfide e di opportunità, e un luogo come l’università, da sempre votato alla ricerca e all’ elaborazione del sapere, è oggi quanto mai tenuto a misurarsi con questo paesaggio. Da una parte deve interrogare il tempo presente attraverso i saperi e le tecniche che custodisce; dall’ altra deve continuamente partecipare a tenere aperto uno spazio che sia rivolto a ciò che è nuovo, inatteso ed enigmatico.

 L’università di Verona ha scelto di percorrere questa strada seguendo un itinerario eccentrico e innovativo, decidendo di ospitare, all’interno dei propri spazi, la mostra Contemporanee/contemporanei, nata dall’importante collaborazione con il collezionista veronese Giorgio Fasol. L’arte contemporanea ha infatti la capacità di destabilizzare con forza ogni discorso acquisito e sedimentato, aprendo a nuove visioni e alla necessità d’introdurre nuovi immaginari. Su questo sfondo si è deciso di dare vita a Contemporanea, una piattaforma transdisciplinare per fare della mostra Contemporanee/contemporanei un vettore di apertura verso il territorio e apertura verso il territorio e la città.

Contemporanea promuoverà una continua interazione tra la ricerca e la società civile, s’impegnerà nel trasferimento della pluralità dei linguaggi che abitano gli spazi universitari verso la sfera pubblica; valorizzerà la partecipazione e il coinvolgimento degli studenti e delle studentesse anche al di fuori della semplice attività didattica; utilizzerà le forme espressive della contemporaneità – il teatro, la letteratura, la musica, la filosofia, il cinema e le arti visive – come occasioni d’incontro per generare conoscenza e pensiero critico.

Il progetto e la sua forza creativa si fondano sull’idea che in modi diversi tutte le discipline che l’ateneo veronese raccoglie possano concorrere a disegnare per Verona, città universitaria, un profilo internazionale, fortemente votato all’ interpretazione del mondo che cambia e alle opportunità che incessantemente lo attraversano.

Il primo progetto pensato all’ interno di Contemporanea è  “Lessico per un tempo a venire”, una serie di video realizzati da docenti dell’ateneo con l’intento, in dialogo con le opere della mostra Contemporanee/Contemporanei, di individuare parole capaci non solo di misurare il tempo e le trasformazioni in cui viviamo, ma anche di configurarne direzioni impreviste e inaspettate.

I video, che si sviluppano come dialoghi condotti da Nicola Turrini, assegnista di ricerca in Filosofia, saranno pubblicati il mercoledì alle 11 sulla pagina dedicata del sito Univr www.univr.it/contemporanea e alle 18 sulla pagina Facebook.

Gli  appuntamenti sono:

Il progetto riprenderà poi a settembre con gli interventi di Alberto Scandola, docente di Storia e critica del cinema, Olivia Guaraldo, docente di Filosofia politica, Federico Leoni, docente di Antropologia filosofica, e Massimo Natale, docente di Letteratura italiana.

“Possiamo pensare la contemporaneità come la prossimità di uno spazio che non si deve mai smettere di ricercare nel tempo presente che siamo destinati a vivere”, spiegano i curatori del progetto. “Uno spazio rispetto al quale siamo chiamati a trovare le modalità per abitarlo, le parole per descriverlo, le visioni per immaginarlo. Un movimento che, spingendoci in avanti, ci sfida a trovare chiavi di lettura capaci di cogliere le sue difficoltà, ma anche le sue enormi potenzialità. La creazione di un Lessico per un tempo a venire ci è sembrato un modo fecondo per accogliere questa sollecitazione e mantenere viva la tensione tra il concetto di contemporaneità e il tempo presente, permettendoci di intravedere nuove possibili geografie di quello che sarà il mondo a venire”.

G R

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