Verona Sociale

“Le tasse invisibili”. Il nuovo libro di Nicola Porro presentato a Sona.

Un’inchiesta sui paradossi fiscali, le ipocrisie, sulle bugie, sui risvolti, tante volte drammatici, generati dal sistema tributario italiano. Una guida chiara e dettagliata che aiuta il lettore a districarsi attraverso una vera e propria “giungla” di tasse, spesso invisibili e nascoste, etichettate e fatte passare come buone, green, sostenibili, indispensabili per la crescita economica del Paese, ma che in realtà producono esattamente l’effetto contrario.

Nicola Porro, giornalista e scrittore, volto noto delle televisioni nazionali, è stato ospite ieri sera (giovedì 5 dicembre) a Sona di Verona Domani per la presentazione del suo ultimo libro edito da La Nave di Teseo, “Le tasse invisibili”. L’incontro, organizzato dal movimento di centrodestra, è stato moderato dai consiglieri regionali Stefano Casali Andrea Bassi e da Matteo Gasparato, presidente del Consorzio Zai e di Verona Domani. Erano presenti circa 300 persone, tra loro numerosi sindaci, assessori e consiglieri da tutta la provincia appartenenti alla piattaforma civica.

“E’ stato un importante momento di riflessione e analisi sull’attuale scenario politico-economico – hanno commentato Casali, Gasparato e Bassi – Il libro, uscito proprio in queste settimane, smonta tutti i luoghi comuni sulla tassazione italiana. Il sistema fiscale è pieno di “mostri”: dalla plastic tax, al reddito di cittadinanza, alle tasse ambientali. I cittadini sono da anni tartassati e costretti a subire e pagare in silenzio un conto salatissimo, senza averne spesso consapevolezza”.

“Assistiamo ad un governo che cerca di nascondere nuovi modi di fare cassa con tasse più o meno visibili ma sempre odiose, un sistema di imposte che va a gravare giorno dopo giorno in maniera sempre più drammatica soprattutto sulle fasce più deboli – ha detto durante il suo intervento Nicola Porro – Il libro cerca di spiegare cosa si nasconde dietro a centinaia di tasse come Tobin tax, Irpef, Imu, sugar tax e dove finiscono i soldi degli italiani”.

Exit mobile version