Verona Sociale

Intervista a Isabella Sciarretta, presidente associazione “Il Melograno” Verona.

Buongiorno  Isabella, da quando la vostra associazione è operativa?

R: Nel 1981 Tiziana Valpiana con un gruppo di donne ha fondato a Verona il Melograno -Centro Informazione Maternità e Nascita, che oggi ha 20 sedi in Italia, una associazione nazionale con la sua scuola di formazione.

Cosa vi ha spinto a creare questa associazione?

R: Il Melograno è stata in Italia la prima associazione di mamme per le mamme. Fin dalla sua fondazione è stato , come oggi ancora , il luogo nel quale future e neomamme imparavano a vivere da protagoniste la gravidanza, il parto, la maternità allora sempre più medicalizzate e delegate agli esperti. L’obiettivo delle fondatrici era che ogni donna che aveva scelto la maternità potesse fruire dell’esperienza, dei saperi, delle pratiche, delle conoscenze delle donne che l’avevano preceduta. Ancora oggi , proprio come una madre, l’operatrice del Melograno è “presente”: è lì, per ogni singola donna e per il suo bambino/a, non solo per un sostegno pratico e sociale, condividendo informazioni, conoscenze, avvenimenti, ma come supporto alla sua unicità, perché ciascuna possa riappropriarsi di un sapere personale perduto.

Quali iniziative state portando avanti e quali prevedete per il futuro?

R: Le attività dell’Associazione sono rivolte a futuri e neo-genitori, anche con un percorso studiato per i padri, e prevedono corsi di accompagnamento dal concepimento fino al terzo compleanno del bambino, consulenze individuali e sostegno a domicilio. Proponiamo anche aggiornamento permanente per educatori e per sanitari sull’ assistenza e la cura della prima infanzia e sull’ allattamento.Da diversi anni collaboriamo con le istituzioni, prestando attività per i Comuni che scelgono di dare sostegno gratuito alle famiglie nelle quali è appena arrivato un bambino. Per il futuro articoleremo proposte in rete con altre realtà istituzionali in ambito privato sociale  ,  sanitario e educativo,  affinchè, l’esperienza della condivisione (i cerchi delle mamme), possa essere sempre più diffusa  e  capillare.

Quali sono i vostri obiettivi?

R: Gli obiettivi sono molti,il nostro motto è “Raggiungere l’ irraggiungibile”. Rendere più sensibile questa città ai bisogni dei primi mille giorni e il mondo del lavoro alle fatiche della conciliazione. Portare l’attenzione su uno stile di vita sostenibile nel tempo della crescita dei figli. Creare occasioni di maggiore consapevolezza nelle giovani donne rispetto alla differenza di genere. Portare l’attenzione sulla differenza di genere nell’ educazione della prima infanzia. Nelle donne in condizione di fragilità sociale  il passaggio del diventare madre è ancora più complesso .

Con le altre associazioni riuscite ad essere in sinergia?

R: sì, sono molte le realtà con cui colloquiamo e costruiamo progetti…forse ora più facilmente che in passato, quando il portato del nostro pensiero era davvero contro corrente.

 Vuole dichiarare qualcosa ai nostri lettori?

R:  Con questi venti di guerra non posso che pensare a quanto dice Ibu Robin Lim:” la pace nel mondo, un bambino alla volta”

La ringrazio per la gentile disponibilità

G R

 

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