Verona Sociale

Intervista a Maria Cristina Zanini, presidente associazione Arcobaleno.

Buongiorno Maria Cristina, da quando la sua associazione è operativa e cosa ha spinto a crearla?

R: Siamo operativi dal 1997 a Costermano sul Garda. Abbiamo iniziato in 4  poi abbiamo avuto un anno di riflessione e abbiamo messo le basi per il nuovo. Inizialmente abbiamo creato un gruppo che si collegava all’esperienza di Legambiente Verona per i progetti di accoglienza dei minori accompagnati provenienti dalle zona contaminate dell ex Unione Sovietica, in particolare dalle zone intorno a Chernobyl, ma non solo. Abbiamo però visto che sarebbe stato meglio operare in autonomia e cosi dopo un anno abbiamo fondato l’ “ASSOCIAZIONE ARCOBALENO” che ha continuato ad operare nella stessa direzione, offrendo un periodo di riposo sanitario della durata di circa 3-4 settimane a bambini che venivano ospitati presso famiglie della zona Baldo-Garda. Il fatto di essere lontani da Verona aveva reso necessario portare avanti il progetto in modo diverso da chi viveva in aree urbane.

Quali iniziative state portando avanti e quali prevedete per il futuro?

R: Dal 2016 abbiamo modificato il nostro percorso e abbiamo deciso di rivolgere l’attenzione in particolare ai richiedenti asilo o stranieri presenti sul territorio che in possesso di regolari permessi di soggiorno si trovassero in difficoltà di vario tipo quali lavoro, alloggio, integrazione sociale. Attualmente stiamo facendo  anche attività di informazione sul territorio rispetto a questi temi e ad altri legati al disagio in generale.

Quali sono i vostri obiettivi?

R: Vorremmo offrire a queste persone un punto di riferimento sia concreto, per esempio attraverso il progetto SamarRame’, uno sportello di aiuto e una rete virtuosa del territorio , per le necessità pratiche di chi si trova in difficoltà legate alla non conoscenza di territorio, cultura e burocrazia. Collaboriamo con il CPIA attivo ad Affi e Caprino per integrare sul territorio le attività di apprendimento della lingua italiana attraverso il contatto con aziende e associazioni. Vorremmo riuscire a favorire  una sensibilità e una conoscenza sui temi dell’integrazione e convivenza di diverse culture attraverso eventi e incontri. Stiamo cercando di dare forma al progetto “ Le case del rilancio” per ottenere in affitto alloggi a condizioni accettabili, la nostra è una zona dove prevale l’affitto turistico e stagionale. Chi vuole fermarsi qui non trova facilmente una soluzione abitativa ma trova senza grosse difficoltà un lavoro. Lavoro senza casa però è un problema.

Con le altre associazioni riuscite ad essere in sinergia?

R: Certamente, abbiamo fatto esperienza di orti sociali con Terra Viva, con Oltre il confine stiamo portando avanti il progetto abitativo,  gli Scout del territorio e la Scuola di musica di Cavaion sono in contatto con noi,  la Parrocchia di Affi ci offre una sede per alcuni progetti. Stiamo lavorando a sinergie con Legambiente Il Tasso. Il progetto SamarRamè  è in collaborazione con LE FATE onlus di Verona e Osservatorio Migranti di Verona.

 Vuole dichiarare qualcosa ai nostri lettori?

R: Si vorrei dire loro di curiosare sul nostro sito, in particolare chi vive nell’area Baldo Garda e scriverci se hanno voglia di spendere anche poco tempo con noi e per una comunità aperta e solidale, perchè anche azioni semplici e non troppo impegnative possono cambiare la prospettiva in cui un individuo vede la sua vita e quella di chi ha intorno.

La ringrazio per la sua gentilezza.

G R

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