Covid-19: il Presidente Veneto Zaia sprona il personale sanitario non vaccinato a rientrare all’opera

Il personale sanitario non vaccinato era stato sospeso applicando la direttiva nazionale italiana, ma tuttora la Regione Veneto chiede che ritornino in servizio medici, infermieri e l’intero personale sanitario sospeso per appunto essere venuto meno alla vaccinazione anti-Covid.
A tal punto, come riferiscono i colleghi di TrevisoToday, è questo l’appello inviato dal presidente del Veneto Luca Zaia, che lunedì 11 luglio è intervenuto all’inaugurazione della nuovissima Unità di Oncologia a Oderzo. «Ad oggi in Veneto abbiamo 4.500 lavoratori della sanità sospesi perché non vaccinati, una condizione che non potrà durare per sempre. Ecco perché penso che questo sia il momento buono per farli tornare in servizio. Abbiamo tantissimi medici e infermieri positivi al Covid a casa in isolamento, se li sommiamo ai 4500 attualmente sospesi capite che la situazione è davvero di emergenza. C’è da dire poi che il vaccino non protegge contro le varianti che stanno circolando in queste settimane – prosegue Luca Zaia -. Al Governo chiedo quindi di valutare una forma di reintegrazione di questi lavoratori, senza mancare di rispetto al personale che nei mesi scorsi si era vaccinato. Siamo veramente in difficoltà» conclude infine il Presidente della Regione Veneto.

L C

Fonti: https://www.veronasera.it/