Forte San Procolo, patrimonio ambientale da tutelare.

Forte San Procolo, ha rivelato un immenso patrimonio di flora e fauna, con specie nate e arrivate spontaneamente e già studiate dagli esperti, facendo  crescere l’interesse attorno ad uno dei gioielli delle fortificazioni scaligere, inserito nel cuore del quartiere Navigatori. Il compendio,  oltre ad essere di pregio storico-artistico, custodisce anche una biodiversità da tutelare, che verrà inserita nel progetto di valorizzazione che il Comune consegnerà entro metà agosto al Demanio per avere in concessione il forte.

Intanto, l’amministrazione ha chiesto all’ agenzia dello Stato la possibilità di un conferimento temporaneo anticipato, per iniziare a valorizzare l’area e tutelarne il patrimonio ambientale, coinvolgendo anche la cittadinanza, come era stato fatto l’anno scorso con le visite guidate e le giornate di pulizia degli spazi verdi.

 Gli assessori alla Pianificazione urbanistica e Ambiente Ilaria Segala e all’Unesco Francesca Toffali, insieme al consigliere comunale Paola Bressan e  ai rappresentanti dell’associazione Città Fortezza, hanno accompagnato i tecnici della Forestale, per approfondire e relazionare su quanto emerso nelle ultime settimane.

“All’ interno di questo compendio potrebbe nascere un nuovo parco cittadino, con uno spazio dedicato anche agli orti urbani , ha spiegato Segala . L’area verde attorno al forte è di grandi dimensioni e custodisce una biodiversità che va tutelata. Ecco perchè assieme alla Forestale stiamo analizzando tutte le piante presenti. L’ornitologo, in un anno, ha identificato una settantina di specie animali. Tutto questo si inserisce nel percorso di Verona Fortificata, iniziato due anni fa per recuperare questi nostri tesori e far conoscere alla cittadinanza il patrimonio dei compendi scaligeri. Un progetto che ha suscitato l’interesse di tanti veronesi. Ecco perché speriamo che arrivi quanto prima, anche in via provvisoria, la concessione da parte del Demanio”.

“Stiamo accelerando i tempi per poter avere questo Forte il prima possibile, in modo da tutelare e valorizzare sia il compendio che gli spazi attorno , ha aggiunto Toffali . L’idea è quella di programmare non solo il ripristino del monumento, ma anche la sua futura utilizzazione. Per questo presenteremo entro metà agosto un progetto di tutela e promozione del bene. Vorremmo inoltre ampliare alla linea difensiva esterna il nostro sito Unesco. Al momento, infatti, solo la cinta magistrale interna è un bene patrimonio dell’umanità. Ma ci sono dei forti che hanno un grandissimo valore storico-artistico e che meritano di essere riconosciuti e conosciuti a livello internazionale”.

G R