Verona Sociale

Intervista ad Augusto Gambaretto presidente associazione ANTEAS Verona.

A sinistra nella foto Augusto Gambaretto.

Buongiorno sign. Augusto, da quando la vostra associazione è operativa e dove ha la sede?

R: L’associazione ANTEAS è nata nel 1996 a livello nazionale, abbiamo celebrato il ventennale nel 2016. ANTEAS aderisce alla alla carta dei valori del volontariato e alla carta della rappresentanza , ha sede a Verona e coordina 21 associazioni ANTEAS per un totale di 4.600 tesserati.

Cosa vi ha spinto a creare questa associazione?

R: ANTEAS è nata su spinta del sindacato CISL-FNP pensionati, per proteggere i lavoratori e istituire una protezione alle persone svantaggiate e sole.

Quali iniziative state portando avanti e quali prevedete per il futuro?

R: Le iniziative che portiamo avanti, sono molteplici. Dall’assistenza agli anziani all’ accompagnamento sui scuolabus dei bambini delle scuole materne. Quasi tutte le associazioni hanno uno spazio loro che tutti i giorni della settimana sono aperte e ospitano quelle persone che si trovano a casa sole. Nelle sedi si gioca a carte , si fanno lavoretti tipo le famose Pigotte per l’Unicef , si legge il giornale si discute di attualità locali , provinciali e nazionali. Si programmano attività culturali, inerenti alla salute della persona. Facciamo trasporto sociale alle persone che si devono spostare dalla propria abitazione verso le strutture ospedaliere. Organizziamo scuole di ginnastica ballando per combattere le malattie dell’arresto dei movimenti. Abbiamo un punto prelievi per persone esenti tiket. Organizziamo varie università del tempo libero. Sosteniamo e siamo patner con l’associazione Alzaimer contro il decadimento cognitivo. Il volontariato che noi andiamo a sostenere, crede nella funzione integrativa e non sostitutiva della struttura pubblica, che possa rendere i servizi sempre più a misura d’uomo, con politiche di decentramento e di sostegno alla domiciliarietà. Stiamo portando avanti il progetto” Sportello donne e famiglia “spalmato e patrocinato da 14 comuni. E’ uno spazio riservato,di ascolto e condivisione,che mette al centro la persona, per poter parlare dei propri problemi personali, famigliari e di lavoro. Abbiamo appena terminato un bando regionale dal titolo “Raccontare la propria condizione di vita tra assistenza ed esistenza”; è un questionario rivolto alle persone over 65 su 10.000 soggetti della Regione Veneto.

Scuola di lingua italiana a stranieri svolta da Anteas.

Quali sono i vostri obiettivi?

R: Il nostro progetto futuro sarà di poter fare convivere persone al di fuori delle case di riposo ma in comunità di convivenza con due o più persone, controllate e assistite da specialisti nelle varie fasce diurne e notturne, condividendo spazzi e orari. Un’altro obiettivo è quello di attingere a un maggior numero di progetti per aumentare il trasporto sociale, coinvolgendo anche i giovani.

Con le altre associazioni riuscite ad essere in sinergia?

R: Con le altre associazioni non si riesce a legare molto se non con chi ha simili obiettivi. Il dialogo tra associazioni è un qualcosa che bisognerà coltivare per aprirsi ai bisogni, alle capacità e all’esperienza degli altri, per crescere  e migliorare il nostro operato.

Vuole dichiarare qualcosa ai nostri lettori?

R: Vorrei invitare coloro che possono dedicare un po’ del proprio tempo agli altri di  farsi  avanti anche per rendersi conto su cosa fa una associazione di volontariato. Secondo me,  ogni persona quando esce dal campo lavorativo, deve entrare nel volontariato, non in generale, ma in quel ramo di bisogno che più lo soddisfa.

“Il regalo più grande che tu possa fare a qualcuno  è il tuo tempo, perchè regali un pezzo della tua vita che non tornerà più indietro.”

Grazie per la disponibilità.

G R

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