Verona Sociale

La fondazione ANT da sempre attiva nella assistenza domiciliare ai pazienti oncologici

Ormai da sempre la fondazione ANT opera per difendere la dignità e la qualità della vita delle persone malate di tumore, in ogni fase della malattia. La pandemia Coronavirus è stata un ulteriore banco di prova per la mission della Fondazione e con il protrarsi dell’emergenza sanitaria Covid-19 si è confermata la necessità di intensificare l’attività di assistenza domiciliare ai pazienti oncologici: infatti riuscire ad assistere le persone a casa significa non solo personalizzare l’intervento sul singolo paziente e limitare gli accessi in ospedale, ma anche sostenere i caregiver, migliorando la qualità di vita di tutto il nucleo familiare, nella dimensione  psico-fisica e dal punto di vista affettivo e relazionale. Il tutto con un nutrito contenimento dei costi sanitari.

In modo particolare grazie al generoso sostegno dell’Unione Buddhista Italiana mediante i fondi 8xmille, nel periodo da settembre 2021 a fine agosto 2022, la fondazione ANT ha potuto continuare a garantire cure mediche, sostegno psicologico e supporto alle famiglie in tre territori specifici – Civitanova Marche, Brescia e la BAT – al Nord, Centro e Sud Italia.

“La dignità della vita è un valore comune fra noi e l’Unione Buddhista Italiana che da tempo ci è vicina e la quale, tra il 2021 e il 2022, ha scelto di sostenerci in tre province, da Nord a Sud, con caratteristiche comuni per l’ampiezza del territorio coperto dalle équipe ANT – commenta la presidente di Fondazione ANT Raffaella Pannuti – È per noi motivo di particolare orgoglio avere accanto una realtà come UBI che, nel suo rappresentare l’insieme del movimento buddhista nel nostro Paese, si rende parte attiva della comunità sostenendo progetti umanitari e sociali rivolti alle categorie più fragili, quali sono i nostri pazienti”.

“Essere accanto alle persone morenti non è sicuramente un compito semplice. Alleviare, almeno un po’ della loro sofferenza richiede una dedizione del cuore, non solo professionalità. Richiede di mettere al primo posto ciò che significa la parola umanità, oltre una banale e facile compassione – ha dichiarato il portavoce dell’Unione Buddhista Italiana Stefano Davide Bettera – ANT rappresenta da anni questo impegno e questa dedizione. La nostra vicinanza e il nostro sostegno al lavoro prezioso di tutti voi è un gesto di riconoscenza e gratitudine per la luce e il calore straordinari che sapete portare nelle giornate di tante famiglie italiane”.

Infatti il contributo di UBI ha consentito di dare continuità a un medico e uno psicologo dell’équipe ANT a Brescia, città che è stata duramente colpita dalla pandemia Covid e dove ANT è presente dal 2001 con una media di circa 400 pazienti all’anno. L’intervento domiciliare degli operatori ANT è particolarmente prezioso in una provincia come quella di Brescia – la più vasta della Lombardia – che si estende dalla pianura fino alla montagna e dove può essere difficoltoso raggiungere ospedali o ambulatori per ricevere terapia del dolore o terapie infusionali, effettuare prelievi o trasfusioni. Tutte prestazioni che con la fondazione ANT possono essere ricevute direttamente a casa, gratuitamente e senza necessità di spostarsi: Un vero sollievo – racconta la moglie di un nostro paziente 92enne, assistito dalla Dott.ssa Dafni Vouldarigou – Dopo diversi ricoveri sono riuscita a tenerlo a casa e con ANT può fare tutto qui, anche la trasfusione.

“Caratteristiche simili alla provincia di Brescia anche nel Sud delle Marche, a Civitanova Marche, dove l’équipe ANT copre un vasto territorio, dal mare alle colline, raggiungendo anche le abitazioni più isolate. Qui il contributo di UBI ha consentito di sostenere il lavoro di un medico e di uno psicologo, altra figura fondamentale dell’équipe perché di supporto al paziente ma anche ai familiari. A Civitanova e comuni limitrofi ANT è presente dal 1997 e ogni anno si dedica a circa 400 pazienti con una media di 112 visite a paziente: I nostri pazienti sono particolarmente fragili, spesso sono anziani o con un supporto familiare non massimale – commenta il medico coordinatore dell’équipe Marche Sud Maria Solipaca – Spesso hanno difficoltà a raggiungere gli ambulatori in ospedale e la nostra presenza sul territorio diventa indispensabile, soprattutto nelle difficoltà dell’emergenza sanitaria che ci ha investiti in questi ultimi anni. In questi frangenti ANT è stato forse l’ultimo baluardo della sanità”.

“Per concludere la BAT (Barletta, Andria e Trani), altra provincia dove il lavoro delle équipe ANT a casa dei pazienti è indispensabile. Il contributo di UBI ha sostenuto le varie attività di uno psicologo e un infermiere: Da quando è cominciata l’emergenza Coronavirus il lavoro della nostra équipe non si è ridotto, anzi. Siamo rimasti sempre operativi portando gratuitamente a casa tutto quello di cui il Sofferente può avere bisogno: visite domiciliari, medicazioni e interventi più complessi  – commenta la dottoressa Rosalia Petronelli – Sono sempre di più le persone che si rivolgono a noi”.

L C

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