Verona Sociale

Sorge la 1° Equivia dei Forti per la società veronese

E’ un’iniziativa che vede assieme Fieracavalli e Comune di Verona, e si inserisce all’interno del progetto Smart Verona, città patrimonio dell’Unesco.

Il cavallo fuoriesce dalla fiera e arriva in città. Il Comune di Verona e Fieracavalli  portano a battesimo l’equivia dei Forti, un itinerario pensato per far scoprire le bellezze della città patrimonio mondiale UNESCO da una prospettiva diversa, quella del cavallo e attraverso il circuito del turismo lento.

Questo ambizioso progetto si inserisce nelle attività di “Smart Verona, città Patrimonio Mondiale Unesco” il programma promosso dall’Assessorato alla Cultura, Turismo e ai Rapporti con l’UNESCO del Comune di Verona – ed ora curato dalla Direzione Cultura Turismo Spettacolo, ufficio Conservazione e valorizzazione sito UNESCO e Cinta Muraria – nell’ambito delle iniziative del Ministero del Turismo volte alla valorizzazione dei comuni a vocazione turistico-culturale nei siti riconosciuti dall’UNESCO.

I percorsi saranno operativi dall’anno prossimo e proporranno diversi itinerari, per un’offerta mirata a far conoscere al meglio e attraverso nuovi punti di osservazione, Verona, il suo territorio e il suo patrimonio storico culturale.

“Una proposta che arricchisce i percorsi di visita cittadini, un unicum a livello nazionale che porterà a Verona un nuovo percorso legato all’ippica e che unisce sport, natura e turismo lento – chiarisce l’assessora alla Cultura e al Patrimonio Unesco Marta Ugolini -. Un progetto frutto di un lavoro di squadra che trova in Fieravacalli un partner d’eccezione”.

“Da 125 anni, Verona e la sua fiera scrivono la storia del mondo del cavallo, promuovendone la figura come elemento di passione e attività economica – ha delucidato il presidente di Veronafiere Federico Bricolo -. La creazione di due nuove equivie sul territorio rafforza il ruolo di Verona come “città del cavallo” e ne valorizza la vocazione turistica”.

L’equivia è stata presentata martedì 7 novembre nella mattinata in Sala Arazzi. Sono intervenuti l’Assessora veronese alla Cultura e al Patrimonio Unesco Marta Ugolini, il brand manager di Fieracavalli Armando Di Ruzza, il presidente di Veronafiere Federico Bricolo, il responsabile Ufficio Unesco del Comune Ettore Napione e Linda Fabrello di Horse Valley, l’associazione che gestisce il maneggio di Corte Molon.

“Questa nuova iniziativa permette di far vivere in prima persona l’esperienza unica di Fieracavalli fuori dal quartiere fieristico e per 365 giorni all’anno, alla scoperta delle bellezze storico-paesaggistiche della città dall’alto di una sella”, ha aggiunto Di Ruzza.

La nuova ippovia dei Forti, potenziata rispetto a quella già esistente nella mappatura, presenta punti ristoro e l’installazione – lungo il percorso – di capannine di riparo per i cavalli con anelli di fissaggio, lunghine e abbeveratoi. Si sviluppa in tre percorsi, diversi ma concatenati, che uniscono le mura scaligere delle Torricelle e la dorsale urbana dei bastioni, collegando idealmente tutti i luoghi dove sorgevano i forti di origine asburgica della città.

Nel percorso di pianura, i 4 forti di Parona, Chievo, Lugagnano e Gisella sono uniti da una linea di percorso lunga 15,3 km per 3,5 h di tempo di percorrenza mentre, nel percorso di collina, il viaggio a cavallo unisce i 3 forti di San Mattia, San Leonardo (oggi Santuario della Madonna di Lourdes) e il Forte Santa Sofia per 20 km e circa tre ore di percorrenza. Questi due tracciati si aggiungono all’Equivia Urbana, inaugurata a Fieracavalli nel 2019, che si estende per circa 14,6 km, dai bastioni di San Zeno, Castel Vecchio e Piazza Bra, seguendo la riva del fiume.

Punto di partenza di tutte le equivie è sempre Corte Molon, dove ha sede il cuore operativo di tutti i progetti di equiturismo e ippoterapia di Fieracavalli, che mette a disposizione anche per i cavalieri indipendenti, parcheggi per i mezzi degli escursionisti e dei loro cavalli.

L’ippovia dei Forti riesce così nell’intento di collegare il parco dell’Adige con il Parco delle mura, rendendo Verona una città sempre più a misura di cavallo, riuscendo nell’ambizioso progetto di uscire dai padiglioni di Fieracavalli, per arrivare fino in centro città.

 

L C

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