Verona Sociale

Università: evento “portǝ apertǝ”, promosso dal Centro Politesse-Politiche e teorie della sessualità.

Università: evento “portǝ apertǝ”, promosso dal Centro Politesse-Politiche e teorie della sessualità.

In occasione della Giornata mondiale contro l’omo-lesbo-bi-trans-intersex-pan-fobia, che ricorre il 17 maggio, e per celebrare i dieci anni di attività del Centro di ricerca del Politesse, Politiche e teorie della sessualità, il dipartimento di Scienze umane, in collaborazione con il Cug, Comitato unico di garanzia, organizza una settimana di eventi, incontri, mostre e proiezioni.

Ecco il programma:

“L’evento “portǝ apertǝ” propone un’attività di terza missione, di divulgazione e di sensibilizzazione articolata in più giorni su temi su cui da anni il nostro ateneo è impegnato, in particolari quelli legati al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere, spiega Massimo Prearo, responsabile scientifico del Centro Politesse. Con questo evento, ci proponiamo di coinvolgere, attraverso attività ibride culturali e scientifiche, la nostra comunità accademica per una riflessione e uno scambio sia negli spazi dell’università che negli spazi del quartiere Veronetta, in collaborazione con tutte le realtà associative con cui abbiamo collaborato in questi anni”.
Politesse si propone anche come spazio di confine tra mondo accademico, soggetti pubblici istituzionali e attivismo politico in un confronto costante con i contesti di vita reali e l’esperienza viva delle persone, prosegue Federica De Cordova, componente del team di ricerca del Centro. In questo senso porta avanti un approccio alla ricerca che abbatta le distinzioni tra teoria e pratica e le gerarchie tra saperi, che valorizzi la pluralità ed eterogeneità delle prospettive, per una ricerca che agisca realmente in senso trasformativo sulla società”.

“Fin dagli anni Ottanta, l’università di Verona è stata un centro propulsivo del pensiero femminista italiano e internazionale, conclude Lorenzo Bernini, direttore di Politesse. Fondando il centro, abbiamo inteso promuovere, assieme al femminismo, altre riflessioni e altre ricerche su temi cruciali per la comprensione e la trasformazione del mondo contemporaneo, quali le teorie queer e gli studi di genere, intersex, transfemministi, intersezionali. Dopo dieci anni di attività, constatiamo oggi quanto questi saperi si stiano non solo consolidando nell’accademia italiana, ma anche diffondendo nella società italiana nel suo insieme. E non possiamo che dirci orgogliose e orgogliosi per aver partecipato a questo processo”.

G.R.

 

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