Verona Sociale

EUROPEAN RESEARCHERS’ NIGHT NEI POLI UNIVERSITARI PENITENZIARI.

Stimolare il pensiero critico e la curiosità scientifica all’interno delle carceri italiane, attraverso seminari e conferenze condotte da ricercatori per avvicinare i detenuti e le detenute alla ricerca e allo studio universitario e dare loro una seconda possibilità di rimettersi in gioco. Giovedì 25 settembre, alle 10, alla Biblioteca della Casa circondariale di Montorio in via San Michele, 15, si terrà una conferenza sul tema “Transizioni sociali, ambientali e digitali”, evento che rientra nell’iniziativa nazionale “La European Researchers’ Night… nei Poli Universitari Penitenziari”, promossa da CNUPP – Conferenza Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penintenziari.

“L’Amministrazione – sottolinea l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi insieme all’assessora alle Politiche sociali e Terzo settore Luisa Ceni – è fortemente impegnata nell’agevolare per quanto possibile le condizioni della popolazione carceraria anche attraverso il lavoro del Tavolo Carcere. Siamo consapevoli della situazione della Casa Circondariale, con la cui dirigenza ci confrontiamo in modo continuativo. Questo tipo di iniziative vanno esattamente in questa direzione, offrendo nuove opportunità per costruire nel percorso detentivo un vero riscatto sociale”.

Diciassette le Case Circondariali aderenti che, dalle 10, inizieranno i lavori con un collegamento congiunto per i saluti del Presidente della Conferenza Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari CNUPP, Giancarlo Monina, e della Direttrice Generale del personale e Direttrice reggente della formazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria DAP Rita Monica Russo e proseguiranno con le iniziative locali organizzate dai singoli Atenei.

Conferenza “Transizioni sociali, ambientali e digitali” alla Casa circondariale di Montorio

All’incontro, a cui aderisce il Polo Universitario Penitenziario (PUP) dell’Università di Verona ed è patrocinato dal Comune di Verona, interverranno per i saluti istituzionali l’assessora Grandi eventi, Legalità e Trasparenza, Sicurezza Stefania Zivelonghi, la direttrice Casa Circondariale di Montorio/Verona Mariagrazia Bregoli, il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale Carlo Vinco e il dirigente scolastico CPIA Verona Luca Saggioro.

Seguirà il dibattito con gli interventi di Federico Barbierato, associato di Storia moderna Univr, Alessia Bevilacqua, associata di Pedagogia sperimentale Univr, Daniele Butturini, associato di Diritto costituzionale Univr, Irene Salvo, ricercatrice di Storia greca Univr, Marco Di Donato, dottorando in Diritto penale Univr, Tutor progetto “Università in carcere” e studenti PUP – Univr.

L’evento sarà moderato dal prof. Ivan Salvadori, referente del Rettore per i rapporti con la CNUPP e responsabile del progetto “Università in carcere”.

Le Case Circondariali, le Università e le tematiche delle conferenze.

Calabria

– CC Cosenza (Università della Calabria) – Imprenditorialità e Design Thinking

Campania

– CC S. Maria Capua Vetere (Università della Campania) – Transizioni Culturali: dalla re-clusione alla in-clusione. 

– CC Secondigliano NC (Università di Napoli Federico II) – Transizione e trasformazioni: l’educazione non si arresta

Emilia Romagna e Marche:

– CC Bologna (Università di Bologna) – Transizioni e detenzione femminile: una ricerca quali-quantitativa a Bologna

– CR Fossombrone (Università di Urbino) – Homo Sapiens: dall’origine del linguaggio all’intelligenza artificiale

– CR Parma (Università di Parma) – Transizione o rivoluzione? La ricerca in ambito culturale, storico ed ecologico

Lazio, Abruzzo, Molise
– CC Frosinone (Università di Cassino e del Lazio Meridionale) – L’intelligenza artificiale a servizio dell’uomo

– CC Roma Rebibbia NC (Università di Tor Vergata) – Transizione demografica e affettività in carcere

– CR Roma Rebibbia (Università Roma Tre) – Soglie e nuovi inizi: dal limite alla possibilità

– CC Viterbo (Università della Tuscia) – Obiettivi per uno sviluppo sostenibile

Lombardia

– CR Milano Bollate (Università di Milano Bicocca) – Nuovi orizzonti attraverso le sbarre: quando il paesaggio esterno modifica quello interno

Sardegna

– CC Cagliari-Uta (Università di Cagliari) – Transizioni nella ricerca

– CR Tempio Pausania (Università di Sassari) – Il teatro come strumento transizionale: dalla detenzione alla libertà attraverso l’arte

Sicilia

– CC Messina (Università di Messina) – L’esperienza di essere giovani e di diventare adulti, ieri e oggi

– CR Palermo Ucciardone (Università di Palermo) – Transizioni umane: una versione interdisciplinare

Val D’Aosta, Piemonte, Liguria

– CC Genova Marassi e CC Genova Pontedecimo (università di Genova) – Transizioni di sapere. Il diritto allo studio in carcere

Veneto, Trentino, Friuli

– CC Verona (Università di Verona) – Transizioni sociali, ambientali e digitali

Progetto “Università in carcere”

L’Ateneo veronese che fa parte della Rete Nazionale dei Poli Universitari Penitenziari (PUP) in seno alla CNUPP (Conferenza Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari), sostiene e valorizza il diritto allo studio anche in contesti di restrizione della libertà personale, offrendo alle persone detenute ovvero in regime di limitazione della libertà individuale la concreta possibilità di intraprendere o proseguire un percorso universitario di studi.

Grazie all’impegno di docenti e tutor universitari, del personale del Sistema bibliotecario di Ateneo, di insegnanti, volontari e soci di alcune associazioni del territorio, il progetto “Università in carcere” consente, in accordo con la Direzione della Casa circondariale di Montorio/Verona, ed in collaborazione con il CPIA di Verona, di rendere possibile un percorso formativo, didattico e culturale, fondato sulla responsabilità, sull’inclusione e sul rispetto della dignità di ogni persona.

Gli studenti detenuti possono iscriversi ai corsi di laurea dell’Ateneo, fruire di agevolazioni per l’iscrizione, delle lezioni universitarie attraverso materiali didattici dedicati, usufruire di un’apposita aula studio all’interno della Casa circondariale, dotata di alcuni computer fissi e di una libreria, di disporre di libri per la preparazione delle prove intermedie e degli esami di profitto e di molte risorse bibliografiche delle biblioteche di Ateneo, di sostenere esami all’interno dell’istituto penitenziari o da remoto, mantenere un dialogo costante con i docenti, in occasioni di incontri individuali e di ricevimento, e con i tutor universitari, che sono previamente formati e sono seguiti dal responsabile del progetto “Università in carcere”, di prendere parte ad attività di orientamento in ingresso ed in itinere, nonché ad incontri periodici con studenti universitari, quali occasioni di riflessione sui temi dell’attualità e della legalità, ed attività culturali promosse dall’Ateneo.

Il percorso di studi universitari è personalizzato, accompagnato e supportato da docenti e tutor, con l’obiettivo di garantire un’esperienza formativa piena e coerente con gli standard universitari, nel rispetto della normativa sull’ordinamento penitenziario.

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