Alunni di una scuola elementare e le  tegole dell’Arsenale al Centro di Riuso Creativo.

Alunni di una scuola elementare e le  tegole dell’Arsenale al Centro di Riuso Creativo.

Una novità che arricchisce il nuovo corso del Centro di Riuso Creativo, da poco riorganizzato negli spazi, più accoglienti e curati, nelle attività proposte a scuole e famiglie, e nelle nuove collaborazioni siglate tra Comune, enti e associazioni per fare del Centro un punto di riferimento condiviso.
Dal 1° gennaio ad oggi sono 4368 alunni coinvolti in progetti e attività sulla sostenibilità (provenienti da 14 istituti comprensivi, di cui 29 scuole primarie2 scuole medie, 1 istituto professionale); 52 ragazzi e 5 tutor del progetto Affare Futuro! (prosecuzione durante tutto l’anno dell’iniziativa estiva  Cisto? Affare Fatica); 103 scuole e associazioni che hanno fruito, senza fini di lucro, di materiali di riuso per azioni a favore della sostenibilità, in cambio della messa in campo del loro impegno e delle proprie competenze; 8 imprese locali fornitrici di materiale.
La collaborazione tra cittadini e associazioni è l’altro punto forte della nuova gestione del Centro di Riuso Creativo che, dopo 10 anni sotto la Direzione Ambiente, è passato a quella degli Affari Generali e Decentramento, per una naturale progressione delle sue attività, sempre più legate ai beni comuni della città.
Tante novità insieme non potevano non essere inaugurate dal primo cittadino, che oggi a sorpresa si è recato al Centro di Riuso Creativo mentre era in corso in laboratorio con gli alunni della scuola elementare Fraccaroli.
“Il Centro di Riuso Creativo è un gioiellino del Comune a cui teniamo molto, ha detto il sindaco. Da qui sono passati centinaia di bambini, con le scuole e con le famiglie, divertendosi con materiali riciclati e tante iniziative legate alla sostenibilità. Da oggi le vecchie tegole dell’ex Arsenale entrano in questo circuito virtuoso per custodirle e valorizzarle, sono contento che il recupero di questo straordinario sito entri nei laboratori e nelle scuole”.
G.R.