Il cantautore Claudio Baglioni ha un rapporto molto stretto e speciale con la città di Verona, che è iniziato a partire dal 1975. Dopo l’incontro primordiale con la città scaligera sono stati tanti i momenti che hanno unito l’artista con l’Arena di Verona. Una sequenza di concerti che hanno condotto nel 2018 Claudio Baglioni alla realizzazione del suo più straordinario evento. Una sorta di concerto simbolo, progettato su di un “Palco al centro” dell’Anfiteatro, mai realizzato precedentemente. Una sorta di idea architettonica innovativa, ideata proprio dello stesso Baglioni, che ha riprodotto nel suo complesso un evento unico ed indimenticabile.
E’ questa la motivazione che ha portato giovedì sera 9 settembre, sul palcoscenico dei SEAT Music Awards 2021 trasmesso in diretta da Rai 1, il sindaco di Verona Federico Sboarina a premiare Claudio Baglioni con l’esclusivo “Divina Arena di Verona”. Un onorificenza riservata solamente a chi, nel corso del tempo, ha dimostrato attaccamento e un legame stretto con la città veronese. Presenti anche Ferdinando Salzano a capo di Friends&Partners e il Direttore artistico di Arena di Verona Srl Gianmarco Mazzi.
Il 26 e 27 luglio del prossimo anno, Claudio Baglioni ritornerà protagonista in Arena, in occasione dello speciale spettacolo del tour “Dodici note”, nel quale ci saranno tutti i più grandi successi del cantautore italiano e proposti in una speciale formula pop-rock sinfonica.
“Oltre ad essere uno dei simbolo più riconosciuti ed apprezzati della musica italiana – ha evidenziato il sindaco di Verona Sboarina – Claudio Baglioni è un artista che ha sempre dimostrato un profondo attaccamento alla città di Verona e un amore particolare per l’Anfiteatro areniano. Baglioni, infatti, è stato tra i pochi artisti a dimostrare un’attenzione speciale per l’Arena, spesso identificata solo come un luogo per eventi, ma che rappresenta in primis un monumento da proteggere e di cui avere cura”.
“Una statuetta affascinate – ha sottolineato Baglioni – che sono onorato di ricevere. Non è mia abitudine ritirare premi, anche se nella mia lunga carriera me ne sono stati proposti tanti. Questo è davvero speciale, rappresenta un legame unico e vero, tra me, Verona e l’Arena. La mia storia con la città scaligera inizia nel 1975. Da quell’anno sono stati tanti i concerti realizzati, fino ad arrivare, nel 2018, alla concretizzazione di un sogno, un progetto musicale e architettonico unico nel suo genere, volto a valorizzare non solo le canzoni e lo spettacolo ma, in particolare, la bellezza dell’Anfiteatro. In quei giorni ho sentito l’Arena come una cosa mia, da proteggere con la massima cura possibile. Un grande progetto, che portavo nel cuore da tanti anni. Ma le idee e la musica non si fermano e il 26 e 27 luglio 2022 stiamo preparando per Verona un inedito spettacolo del tour ‘Dodici note’”.
L C
Fonti: https://www.mattinodiverona.it/