Genitori e alunni impegnati per il bene della comunità.

Genitori e alunni impegnati per il bene della comunità.

La scuola primaria è  la scuola Aleardi di Quinto, dove i genitori hanno tinteggiato 5 aule. Un modo per prendersi cura della scuola, che è un bene della comunità.
Si tratta infatti di azioni possibili grazie ai patti di sussidiarietà che i cittadini siglano con il Comune, uno strumento per permettere alla comunità di essere protagonista nel proprio territorio, contribuendo a migliorarlo a vantaggio di tutti.
                             
Mentre all’istituto superiore di secondo grado, Copernico Pasoli, un bosco  da progettare per il rientro in classe degli studenti. Da settembre, infatti, gli alunni dalla seconda superiore alla quinta, si occuperanno del rimboschimento di un’area comunale a San Michele extra. Circa 3.800 m.q. in via Marotto dove verranno messe a dimora numerose piante, curate dai ragazzi stessi.
L’idea, grazie sempre ad un patto di sussidiarietà firmato con il Comune, da’ attuazione al progetto ‘Un Albero per il Futuro’ promosso dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, al quale la scuola ha aderito in collaborazione con la settima Circoscrizione.
Per tre anni l’area sarà sorvegliata speciale degli studenti che controlleranno la crescita e lo stato della flora, partecipando attivamente al miglioramento dell’ambiente della loro città.

Ad assisterli nella manutenzione ordinaria gli operatori di Amia.

               

“Non posso che ringraziare tutti quei genitori che si sono dati da fare con piccoli grandi lavori per rendere più belle e accoglienti le scuole dei loro bimbi, commenta il sindaco Federico Sboarina. Un modo anche per veicolare il concetto di bene comune, sul quale l’Amministrazione sta investendo molto. Sempre più veronesi, infatti, giovani e adulti, chiedono di collaborare con il Comune per portare avanti progetti di cittadinanza attiva. Ciascuno legato a obiettivi e proposte differenti, per una pluralità di azioni che interessa tutto il territorio e che coinvolge tanti enti e associazioni. Ne è esempio il progetto che vede protagonisti gli studenti del Copernico, dove  non faranno scuola solo sui banchi ma anche nel bosco che saranno loro a far crescere”.

G.R.