Prossimamente a Verona il grande evento di arti marziali al Palasport

Nella città di Verona siamo prossimi al grande evento di arti marziali in programma al Palasport che si svolgerà dal’1 al 3 luglio prossimi. Dopo la firma effettuata dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia la quale ha ufficializzato il patrocinio della Regione Veneto stessa, è arrivato il sostegno di Agsm annunciato dalle parole pronunciate dal presidente Stefano Casali: “Supportiamo quest’importante iniziativa sportiva che, viste le apicali partecipazioni di atleti e maestri, si può collocare tra le più rilevanti a livello internazionale”.
120 atleti dagli Stati Uniti, America latina, Australia, Unione Europea e diverse regioni italiane, con un ospite d’eccezione: il presidente della Federazione di Kobudo della prefettura di Okinawa per l’evento di arti marziali a Verona maestro Tsuneo Shimabukuro, 10° dan. Tutti attesi nella città veronese per festeggiare il centenario di Shinpo Matayoshi, uno degli ultimi antichi maestri di Okinawa a cui si deve tantissimo della diffusione delle arti marziali tradizionali in occidente. L’evento avrà in programma una cerimonia di apertura con le autorità, tre giorni pratici per gli allievi, una dimostrazione pubblica e infine una cena di gala finale.
Fautore nell’organizzazione della tre giorni all’insegna dell’antica disciplina del kobudo è l’International Matayoshi Kobudo association, presieduta dal maestro Andrea Guarelli, che conta 6 palestre solo nella provincia di Verona. Nel recente palmares di Guarelli, 8° dan di karate e kobudo e unico italiano ad essere stato allievo diretto di Matayoshi, c’è il primo e unico oro occidentale ai mondiali di Okinawa 2019. Tra Matayoshi – 16° discendente diretto della propria famiglia nella pratica di molte antiche discipline – e Guarelli c’è stata la consegna delle chiavi del futuro delle arti marziali e queste celebrazioni sono il legittimo tributo che si deve alla storia, perché venga preservata e diffusa.
“Insegnare le arti marziali – commenta Andrea Guarelli – è come piantare un albero: possiamo apprezzarne i fiori, i frutti e l’ombra solo dopo un decennio o più, ma per chi sa aspettare la soddisfazione è immensa. Nelle nostre tecniche ci sono i gesti di tutti i maestri che ci hanno preceduto, non possiamo farli dimenticare. Ogni volta che correggo una tecnica, loro sono con me”.

L C

Fonti: https://www.veronaoggi.it/