Sono stati intitolati a Don Luigi Bosio i giardini dietro la chiesa di Avesa.

Sono stati intitolati a Don Luigi Bosio i giardini dietro la chiesa di Avesa.

Ecco la sua biografia:
Don Luigi Bosio nasce ad Avesa il 10 aprile 1909.
All’età di 10 anni, orientato e aiutato dal suo maestro don Lino Chiaffoni, entra nel Seminario Vescovile di Verona, dove frequenta il Ginnasio e poi il Liceo Classico.
Il 1° novembre 1931 fu ordinato sacerdote e il giorno 8 novembre celebra la prima messa nella chiesa del paese di origine.
Nominato vicario parrocchiale a Legnago nel 1932, esercita il ministero soprattutto con i ragazzi e i giovani dell’oratorio.
Nel 1937 è nominato rettore della Rettoria di Presina, frazione di Albaredo d’Adige, divenendo il primo parroco tre anni dopo, quando la Rettoria è elevata a Parrocchia.
Il 9 giugno 1940, all’età di 31 anni, fa il suo ingresso come Parroco a Belfiore d’Adige, dove diede subito inizio alla costruzione della nuova chiesa, trascinando la comunità in una straordinaria avventura spirituale e sociale. Nel 1943 venne posata la prima pietra della chiesa intitolata alla natività di Gesù.
Nell’autunno del 1969 riceve una lettera del Vescovo Monsignor Giuseppe Carraro con cui gli viene chiesto di rinunciare alla parrocchia per essere nominato Canonico della Cattedrale di Verona, dove fa il suo ingresso il 4 gennaio del 1970, preceduto dalla fama di paziente confessore e di saggio e illuminato direttore spirituale. Cultore ispirato della liturgia e profondo conoscitore dell’esegesi biblica, per ventiquattro anni svolge il ministero con grande carisma, sempre stimato e venerato.
Dedica molte ore al giorno alla Confessione, al Silenzio interiore e all’Adorazione Eucaristica. Prepara con cura le Letture e le Omelie, ispirandosi principalmente a Sant’Agostino. La sua capacità di far fiorire la Liturgia attraverso l’Arte Sacra ispira alcune opere artistiche e scultoree realizzate in varie chiese e monasteri, anche al di fuori della provincia di Verona.
Si spegne il 27 gennaio 1994 dopo una lunga malattia.
Nel 2008 si apre il processo di beatificazione per volere del Vescovo Monsignor Giuseppe Zenti.
Nel 2018 Papa Francesco ne riconosce le virtù dichiarandolo “Venerabile”.
G.R.