Sviluppo della ricerca e della didattica negli ambiti sport, montagna e salute dalla collaborazione fra le Università di Verona e Trento in previsione dei Giochi Olimpici

Si è effettuata un’ulteriore accelerazione per lo sviluppo della ricerca e della didattica negli ambiti sport, montagna e salute con notevoli ricadute per l’innovazione sul territorio. Grazie alla nuova convenzione interuniversitaria il Cerism di Rovereto ritorna a essere progetto pienamente condiviso fra le Università di Verona e Trento potendo contare sul costante supporto del Comune di Rovereto e sul forte impulso di “Trentino Sviluppo”. Perciò un centro interuniversitario pienamente inserito nel territorio che lo ospita ed esprime, e che guarda al futuro mediante un continuo rafforzarsi del legame tra ricerca scientifica, alta formazione e mondo del lavoro. 

La convenzione è stata presentata martedì 21 febbraio nella mattinata alle ore 11, nella sede del Centro presso il Polo Manifattura di Rovereto, dal Magnifico Rettore dell’università di Trento Flavio Deflorian, dal Magnifico Rettore dell’università di Verona Pier Francesco Nocini, dal sindaco del Comune di Rovereto Francesco Valduga, dall’assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia di Trento Achille Spinelli  e dal direttore del Cerism Federico Schena.  Presente inoltre anche il presidente di “Trentino Sviluppo” Sergio Anzelini. 

Un progetto di enorme respiro per le scienze applicate all’attività motoria che, forte ora della nuova natura interuniversitaria, si apre a collaborazioni con diversi atenei italiani, i quali hanno già mostrato interesse a prendere parte al progetto, riferimento nazionale nel suo ambito, e che punta all’ambizioso obiettivo di aprirsi a collaborazioni con atenei e centri di ricerca dell’intero mondo. 

“La convenzione firmata per far tornare il Cerism un centro interateneo – ha inoltrato il Rettore Nocini – si aggiunge alle numerose altre collaborazioni istituzionali in essere tra le università di Verona e Trento. Nel campo della didattica il corso di laurea di Medicina, i corsi di laurea delle Professioni sanitarie, Bioingegneria, Storia e Scienze motorie, cui si affiancano varie iniziative nell’ambito della ricerca. Questi accordi sono il risultato di una strategia e di un lavoro progettato insieme e pienamente condiviso con il Magnifico Rettore dell’università di Trento, con il quale ho avuto il piacere di lavorare in questi anni. Voglio, inoltre, ricordare il ruolo che in questo positivo rapporto ha sempre avuto la Provincia di Trento, la concreta partecipazione al rilancio del nuovo Cerism da parte di Trentino Sviluppo e il costante supporto del Comune di Rovereto, protagonista accanto agli atenei sin dalla fondazione del centro”. 

L’eccellente squadra che da martedì 21 febbraio compone il Cerism si fa trovare perciò più che pronta ad affrontare i Giochi Olimpici, ormai alle porte, tra sfide e opportunità che questo grande evento rappresenta per il territorio e per il Paese.  

Le attività del centro interuniversitario saranno indirizzate da parte del Comitato paritetico costituito dai massimi rappresentati delle quattro istituzioni convenzionate e le attività saranno organizzate dal Direttivo composto da due docenti rappresentanti per ciascun ateneo. Alla sua direzione è stato confermato il professor Federico Schena. 

“La collaborazione tra l’università di Trento e quella di Verona ha dato vita nel corso degli anni a numerosi progetti di successo nell’ambito della didattica e della ricerca. Uno di questi è certamente il Corso di laurea magistrale interateneo in “Scienze dello sport e della prestazione fisica”, le cui attività sono in parte svolte a Rovereto, all’interno della sede dell’Incubatore “Progetto Manifattura” ha dichiarato il Rettore Deflorian. “Con la firma di oggi rafforziamo questa cooperazione in un settore chiave per l’innovazione e le scienze della vita a Rovereto, sviluppando l’ambito della ricerca che si affianca alla formazione. Lo sport è infatti una potente leva di sviluppo e non dimentichiamo che il Trentino, secondo una recente classifica, è la provincia più sportiva d’Italia. Un primato che ha origine nella fitta rete di relazioni del territorio tra sport, economia e società. La nuova convenzione interuniversitaria tra Verona e Trento si inserisce appieno in questa alleanza virtuosa, che può contare sul fondamentale supporto del Comune di Rovereto e di Trentino Sviluppo”.  

“Mi fa piacere – ha proseguito l’assessore Spinelli – che i due poli universitari di Trento e Verona vadano oggi a formalizzare e consolidare ulteriormente il rapporto di proficua collaborazione costruito in questi anni e che ciò avvenga nei nuovi spazi di Progetto Manifattura a Rovereto, progettati proprio per dare spazio a esperienze laboratoriali in cui il mondo delle imprese lavori fianco a fianco con centri di ricerca pubblici e privati che svolgano funzioni di catalizzatori di conoscenze e competenze. Così facendo si crea una filiera della conoscenza per i giovani che studiano all’Università degli sport di montagna, sempre qui in Manifattura nell’edificio della Ciminiera e poi possono svolgere al Cerism o nelle aziende dell’industria dello sport presenti nell’incubatore esperienze di tirocinio, ricerca di laurea e percorsi di specializzazione. Una filiera che da Borgo Sacco si collega direttamente a via del Brennero, dove negli spazi ex Ariston Trentino Sviluppo, la Provincia e l’Università di Trento stanno lavorando al “Polo Scienze della Vita”, una infrastruttura di ricerca caratterizzata da spazi di incubazione e laboratori leggeri per il settore delle biotecnologie”. 

“Vedere un ulteriore tassello realizzato, in un percorso che viene da lontano, è sempre una soddisfazione» ha affermato il sindaco del Comune di Rovereto Francesco Valduga. «Rovereto è una città che ha capito quanto sia importante investire in innovazione, in ricerca, e lo può fare attraverso l’Università. Un percorso che va sostenuto economicamente, certo, ma che necessita di un di più di idee. Sappiamo che oltre alle risorse economiche, c’è un investimento nel pensiero portato avanti da più amministrazioni e che coinvolge le istituzioni, ma anche il mondo dello sport, delle società sportive e delle imprese, dove questa ricerca trova applicazione, dove viene dato corpo alle intuizioni che qui nascono, non solo per il territorio di Rovereto, ma in un contesto decisamente più ampio che va ben oltre i confini provinciali. Questa convenzione consolida un rapporto tra Università, non in competizione ma in continua relazione e confronto, ma anche tra persone, fortificando relazioni che hanno permesso di mettere in campo e realizzare progetti concreti”. 

Insediato proprio nella Be Factory del Progetto Manifattura, incubatore d’impresa di Trentino Sviluppo, il Cerism può contare in uno spazio multifunzionale e modulare per lo sviluppo della ricerca, con laboratori all’avanguardia a livello mondiale, a cui si affiancano numerosi spazi di lavoro e studio riservati a ricercatori e studenti con una forte spinta ad accogliere, in un ambiente allineato ai più alti standard internazionali, i ricercatori stranieri che sempre più spesso chiedono di attivare collaborazioni scientifiche col Cerism. Grazie alla rinnovata condivisione di intenti e strategie saprà offrire nuove opportunità alle aziende, nuovi progetti e collaborazioni in spazi che potranno raccontare i percorsi di innovazione e di ricerca svolti dalle aziende in collaborazione con le università per migliorare i prodotti e le performance degli atleti. Oltre ai nuovi laboratori del Cerism, è attivo, da alcuni anni, il primo corso di laurea magistrale in Sport della Montagna che, grazie all’ormai consolidata partnership nella formazione accademica tra l’università di Trento e l’ateneo di Verona, si sta distinguendo come offerta formativa di alta specializzazione con importanti sbocchi professionali nel settore degli sport outdoor e della montagna. 

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