Le richieste inviate al governo dalla fondazione Arena e dal Comune non sono state accettate.

“Sulle richieste rivolte nei giorni scorsi al Governo da parte dell’Amministrazione e di Fondazione Arena, per il l’utilizzo dell’anfiteatro e per ottenere investimenti, nessun riscontro positivo, per ora, ”. Ad evidenziarlo il sindaco Federico Sboarina che, sul tema, è tornato a parlarne, durante il consueto punto stampa streaming.

“I parlamentari veronesi che abbiamo coinvolto due giorni fa, si sono dati subito da fare in Parlamento , ha precisato il sindaco . Li ringrazio per la serietà con cui si sono mossi, ma non hanno ottenuto l’esito sperato. Non abbiamo nessuna intenzione di fermarci davanti alle prime risposte.

“La mossa successiva è scattata già oggi con l’invio al ministro Franceschini del protocollo operativo, predisposto il mese scorso dalla Fondazione, per garantire la sicurezza nell’ Anfiteatro. Nello specifico, la possibilità di effettuare spettacoli in Arena per almeno 3 mila spettatori, la revisione della decurtazione del Fus legata alle produzioni e il finanziamento di risorse ad hoc per la specificità dell’anfiteatro e della stagione lirica. Per quanto riguarda la capienza non si capisce perché vi debba essere un numero imposto di spettatori.”

“L’Anfiteatro di Verona è il teatro lirico all’aperto più grande al mondo con una capienza di oltre 13 mila spettatori. L’uguale capacità di pubblico per tutti, previsto nel decreto, non tiene conto della grandezza di ogni ‘contenitore culturale’. È come se si fosse fissato un numero massimo di clienti all’ interno dei ristoranti, senza tenere in considerazione dimensioni e capienze di ognuno. La nostra richiesta è di farne accedere 3 mila, con un progetto innovativo per la sicurezza strutturato da tempo dalla Fondazione, prendendo come riferimento le indicazioni che sono poi diventate le misure obbligatorie per la riapertura di tutte le attività. Non si tratta di dare una deroga, ma di riconoscere il lavoro compiuto da Fondazione Arena che, già oggi, è pronta a garantire, sia per il pubblico che per gli artisti, la massima sicurezza”.

G R