A Custoza ragazzini studenti autori di un libro in simboli e bimbianimali

I ragazzi studenti della classe terza della scuola primaria di Custoza sono gli autori del libro illustrato e trascritto in simboli intitolato “I bambini della classe 3° si trasformano… in animali” il quale può essere letto anche da persone con difficoltà di lettura o bisogni comunicativi complessi.
Il libro è già disponibile nel sistema bibliotecario provinciale veronese, prenotabile da qualsiasi comune della provincia scaligera, e si attesterà tra gli esempi virtuosi nell’ambito della CAA – Comunicazione alternativa aumentativa e dei libri in simbolo, per cui la biblioteca comunale di Sommacampagna è da parecchi anni un punto di riferimento.
Le bambine e i bambini della classe sono stati premiati con un attestato di merito come autori/autrici firmato dal sindaco Fabrizio Bertolaso e dall’assessora alla cultura Eleonora Principe che ha dichiarato “L’albo esprime la bellezza e la forza di un progetto collaborativo nato tra bambini e insegnanti che si è tradotto in uno strumento di inclusione reale, per la classe e per tanti altri bambini che potranno usufruirne. Per questo abbiamo deciso di sostenerne la stampa e la promozione, come esempio di lettura alternativa al linguaggio verbale standard, e con l’auspicio che i nostri giovani diventino, oltreché lettori, scrittori e scrittrici”.
L’iter della classe di Custoza verso l’ascolto dell’altro.
La classe terza protagonista dell’iniziativa appartiene alla scuola primaria di Custoza e il progetto è generato da un lavoro di team delle insegnanti guidate proprio dall’insegnante di sostegno Francesca Bodini, esperta di CAA, che ha raccontato come il libro sia nato cammin facendo a partire dalla lettura dell’albo illustrato “Il Bimboleone e altri bambini” di Gabriele Clima. Dall’iniziale lavoro sulla rappresentazione di sé, fisica e caratteriale, che ciascun alunno ha fatto a se stante attraverso l’identificazione con un bimboanimale, le insegnanti hanno deciso di intraprendere un percorso verso la conoscenza e l’ascolto dell’altro.
Hanno così suddiviso bambini e bambine in coppie, nelle quali ciascuno potesse ascoltare e leggere la descrizione del compagno e poi raccontare in un testo cosa ne pensava della visione che l’altro aveva di sé. Ma ancora il lavoro di integrazione e inclusione non poteva dirsi completo: in classe è infatti presente un’alunna con bisogni comunicativi complessi che utilizza quotidianamente la CAA nel percorso di apprendimento scolastico e, come spiega l’insegnante Bodini, “I compagni sono per lei dei facilitatori all’utilizzo della CAA, così abbiamo pensato di tradurre tutti i testi prodotti dai bambini in questo linguaggio cosicché l’intera classe potesse goderne in quella che il professor Ianes chiama “speciale normalità”. “
Un progetto che ha avuto un corso di svolgimento durato mesi.
“Non solo, abbiamo anche aggiunto un QR Code che rimanda alla lettura ad alta voce che ogni alunno ha fatto del proprio testo così da renderlo accessibile ad ogni persona con difficoltà di lettura. Il risultato ci è sembrato così bello, che abbiamo fatto tutto il possibile per farlo diventare il libro che vedete oggi e che è disponibile in qualche copia in biblioteca, in modo che anche altri bambini possano leggerlo e magari apprezzarlo”.
L’iter di produzione dell’albo illustrato è durato mesi ed ha coinvolto diverse discipline – arte, italiano, tecnologia, educazione civica – ed è stato interamente condiviso con gli alunni, che hanno votato democraticamente per scegliere sia il titolo che i disegni di copertina e retrocopertina tra tutti quelli proposti da ogni bambino ed esposti nell’atrio della scuola : “Questo ci ha consentito anche di far vivere alla classe un’esperienza di partecipazione civica: parole come elezioni, votazioni, urne, democrazia, scelta, proposta sono diventate parte del loro stare a scuola come lo saranno nella vita di futuri cittadini del domani“, conclude a nome di ciascuna insegnante coinvolta, Francesca Bodini.

L C

Fonti: https://www.veronaoggi.it/