Ci sto? Affare fatica: inizieranno a Verona diversi mini cantieri ad opera delle magliette rosse

Con grande entusiasmo ritornano le magliette rosse indossate degli adolescenti che dal 13 giugno al 29 luglio, i quali saranno impegnati in una quarantina di “mini cantieri” nella città di Verona. Dalla manutenzione dei parchi gioco, alla sistemazione di cortili, cancellate aree verdi e panchine, il progetto “Ci sto? Affare fatica” avviato dal compianto assessore Stefano Bertacco torna per la quarta estate consecutiva.
Nella città di Verona, ma persino in altri 16 comuni della provincia scaligera, i ragazzi di età compresa fra i 14 e i 19 anni saranno coinvolti in attività di cittadinanza attiva, volontariato e cura del bene comune. Suddivisi in squadre da 10 e seguiti dai tutor delle cooperative Energie Sociali, L’Albero e Aretè. Un’iniziativa supportata anche mediante lo strumento del Patto di sussidiarietà che vede protagoniste tutte le otto Circoscrizioni e diverse associazioni che lavorano assieme per l’individuazione di beni comuni della città veronese.
Ciascun adolescente partecipante riceverà i “buoni fatica” del valore di 50 euro settimanali da spendere all’interno dei negozi convenzionati oppure i “crediti” Pcto – Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, previsti dal curriculum scolastico. Nel complesso saranno coinvolti all’incirca 1000 ragazzi, già più di 400 quelli iscritti solamente nel Comune di Verona ai quali si aggiungono i 29 tutor che hanno partecipato alla formazione.
Saranno molte le novità di questa edizione, con i ragazzi ancora più protagonisti e sempre più in sinergia con i cittadini scaligeri e le realtà del territorio. I cantieri infatti sono stati progettati dai ragazzi per i ragazzi, con gruppi di giovani del progetto “Affare Futuro”, co-finanziato da Comune e ANCI Giovani, che hanno esplorato i vari quartieri e già in maggio hanno formulato le loro proposte per alcuni cantieri, per una completa sinergia con i cittadini attivi delle otto Circoscrizioni nell’individuare i beni comuni.
Fra le novità, il coinvolgimento in due cantieri persino del Centro di Riuso Creativo dell’Arsenale. Più gruppi lavoreranno per il riordino e l’allestimento dei materiali del Centro a favore delle scuole e di tutte le associazioni impegnate sul tema della sostenibilità e dell’utilizzo consapevole dei beni. A questo si aggiunge il dialogo con l’Università per il reclutamento di nuovi tutor che seguiranno i gruppi di lavoro, e la presenza degli “esperti” rappresentati da cittadini attivi che metteranno a disposizione la propria competenza per insegnare ai ragazzi le giuste modalità di lavoro.
La passata edizione nel Comune di Verona sono stati 445 i ragazzi partecipanti, con 40 mini cantieri nelle otto circoscrizioni per 9.845 ore di lavoro in sei settimane, seguiti da 21 tutor. Nella totalità nelle provincie coinvolte i ragazzi che hanno fatto fatica sono stati 899.
Sabato 11 giugno nella mattinata ci sarà l’avvio del progetto per l’estate 2022 che è stato presentato in sala Arazzi dal sindaco Federico Sboarina, dall’assessore ai Servizi sociali, dai referenti delle cooperative Francesco Righetti de L’Albero, Ilaria Andreasi per Energie Sociali e da alcuni ragazzi già iscritti.
“Questo progetto, unito ai Patti di Sussidiarietà, è una bellissima occasione per coinvolgere i nostri ragazzi nella cittadinanza attiva – ha chiarito il sindaco di Verona -. Un’iniziativa di cui l’Amministrazione è davvero orgogliosa. Ringrazio le cooperative per l’impegno e la passione con cui trasmettono ai giovani il rispetto per il territorio e il valore del lavoro. È anche una concreta risposta ai fatti di cronaca attuali, qui i ragazzi non solo “fanno fatica” ma anche qualcosa di bello per la comunità, il tutto anche divertendosi insieme ai propri coetanei. Questo inoltre è un progetto che ci sta molto a cuore, soprattutto in questi giorni vicini alla ricorrenza della scomparsa di Stefano Bertacco”.
“È bello ritrovarsi dopo il periodo del lockdown – ha continuato l’assessore ai Servizi sociali – un tempo non perso, perché abbiamo continuato a lavorare con le cooperative, con obiettivi e finalità rivolte sempre ai giovani. Si parla spesso di baby gang, questa è la dimostrazione che nella nostra città ci sono tantissimi giovani volenterosi e di valore”.
“Un’esperienza che dà tanta soddisfazione – ha specificato Francesco Righetti -. Sarà bello vedere i ragazzi popolare i nostri quartieri, per lavorare nei cantieri da loro stessi individuati insieme ai cittadini attivi. Ringrazio gli sponsor che hanno contribuito a fornire le magliette, i materiali e i buoni da dare ai ragazzi”.
“Teniamo particolarmente a questo progetto – ha concluso Ilaria Andreasi -. Importante sarà anche lo scambio intergenerazionale, con gli adolescenti che si prenderanno cura dei luoghi pubblici affiancati da un tutor ma anche da una persona esperta, coinvolgendo l’intera comunità”.

L C

Fonti: https://www.mattinodiverona.it/