La mobilità sostenibile a Verona si tinge di rosa a favore delle donne in dolce attesa

La mobilità sostenibile finalmente a Verona si tinge di rosa. Infatti sono in arrivo 300 stalli di sosta riservati alle donne in dolce attesa e ai genitori di bimbi con meno di 2 anni, contraddistinti appunto dalle strisce color rosa disegnate direttamente sull’asfalto.
Una vera rivoluzione per il territorio veronese, in cui ad oggi gli stalli su aree pubbliche dedicati a questa categoria di utenti si contano sulle dita di una mano.
Un intervento che non solo agevola in modo significativo lo spostamento di donne e famiglie con bimbi piccoli ma che è anche a costo zero per il Comune di Verona.
L’Amministrazione comunale scaligera ha infatti presentato richiesta di contributo al  Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che a fine 2020, ha istituito un fondo destinato alla copertura delle spese effettuate dai Comuni per l’istituzione degli spazi riservati.
Potranno beneficiarne i Comuni con un numero di abitanti compreso tra  250 mila e 1 milione, per un numero massimo di 300 stalli.
Da qui la presentazione dell’istanza, promossa dall’assessorato alla Mobilità e Traffico e appoggiata insistentemente da quello della Parità di genere, per una progettualità trasversale che cerca di soddisfare diverse esigenze e agevolare gli spostamenti di fasce di utenti con particolari necessità.
Una volta acquisito il contributo ministeriale, si provvederà ad individuare gli spazi adibiti agli stalli rosa, che saranno distribuiti su tutto il territorio veronese collocati vicino ai servizi di pubblica utilità e a quelli maggiormente frequentati dalle famiglie con bimbi piccoli, dai nidi alle farmacie, dai distretti sanitari ai giardini pubblici.
“Una vera rivoluzione rosa – afferma l’assessore alla Mobilità-. Un passaggio che la città aspettava da molto, perché la mobilità è sostenibile soltanto se inclusiva. Agevolare negli spostamenti le persone con fragilità o particolari esigenze, come le donne in gravidanza e le famiglie con bambini piccoli, riducendo al minimo i disagi e venendo incontro alle necessità delle persone più fragili significa dare un segnale di attenzione concreto per migliorare la loro qualità della vita. Non a caso abbiamo richiesto il contributo per il numero massimo di stalli disponibili, passare da poche unità a 300 porterà sicuramente benefici a molte persone”.
L C