La siccità nel territorio scaligero e a rischio il fabbisogno degli agricoltori.

La situazione di siccità sul territorio Veronese sta delineando conseguenze drammatiche. Il canale Leb, dal quale attingono le acque i diversi Consorzi di bonifica del territorio, possiede quantità idriche molto limitate e, se non dovesse piovere, non saranno sufficienti a garantire il fabbisogno degli agricoltori. Infatti a tal proposito le campagne sono completamente asciutte.
Perciò anche l’irrigazione artificiale potrebbe non essere più assicurata, con il rischio di dover rimandare le semine. “I letti di semina sono completamente asciutti – evidenzia il presidente di Confagricoltura Verona Alberto De Togni – e tra una settimana dovremmo seminare il mais, ma in queste condizioni sarà impossibile farlo. Seminare senza un minimo di umidità del terreno è rischioso e le previsioni delle prossime settimane non sono confortanti, perché non sono previste piogge fino alla prima decade di aprile. Ci vorrebbero almeno due giorni di pioggia costante per far partire le semine. Con il rialzo delle temperature la situazione sarà ancora più drammatica e il rischio di perdite di prodotto sarà tangibile. Per ora ci stiamo affidando all’irrigazione artificiale, ma l’acqua nel canale Leb è agli sgoccioli e tra un po’ potrebbe non essere più garantita. Strategicamente bisognerà pensare in un’ottica futura a realizzare degli invasi anche lungo l’Adige, per alzare il livello e permettere all’acqua di essere utilizzata nei momenti di criticità”.
Sono scarsi anche i serbatoi di neve e persino le riserve del fiume Adige.
Il presidente del Consorzio di bonifica Adige Euganeo Michele Zanato a tal punto conferma : “In questo momento il canale Leb dovrebbe garantire 12 metri cubi di acqua al secondo, derivati dal fiume Adige, ma ne abbiamo 10 e, con il livello bassissimo del fiume Frassine, facciamo fatica ad azionare i sifoni per l’irrigazione. Vanno mezzora e poi si fermano, quindi le campagne non riescono ad avere acqua. Anche l’anno scorso avevamo vissuto un momento di grande criticità, in maggio, ma poi in agosto, per assurdo, avevamo dovuto chiudere il Leb perché c’era troppa acqua. Quest’anno stiamo vivendo la situazione peggiore nella storia: l’Adige è a secco, il Leb non funziona e anche i serbatoi di neve sono scarsi”.

L C

Fonti: https://www.veronaoggi.it/