L’Avis di Verona ancora nelle scuole col valore del dono e la lotta anche contro bullismo e dipendenze

L’Avis provinciale di Verona ritorna nelle scuole con il Progetto scuola promosso da Avis Veneto e rivolto a ogni Avis provinciale. Una bella squadra di volontari, coordinati dalla referente scuole dell’Avis di Verona Regina Minchio, entra in classe con educatori professionisti per insegnare agli alunni, dalle scuole materne alle superiori, la solidarietà e il vivere civile, valori che aprono alla donazione del sangue.

“Il progetto è un percorso di educazione alla solidarietà e alla cittadinanza attiva“, afferma la referente Minchio, “attraverso interventi di animazione sociale nelle scuole condotti da operatori professionisti. Entriamo in classe con il gioco animato, con le fiabe, con la pittura creativa e i giochi in scatola, ma anche proponendo momenti di confronto durante i quali i giovani parlano a ruota libera o sono guidati a compiere delle scelte e si responsabilizzano nei confronti degli altri”.

Nel 2021 in tutto il Veneto sono stati 1.514 gli interventi per circa 35.000 studenti.

C’è un unico e grande scopo: spiegare a bambini e ragazzi che il mondo si può migliorare. “Si possono costruire, con l’impegno di ciascuno, un ambiente e un mondo più vivibile nel quale ognuno di noi può essere protagonista. L’auspicio è che la solidarietà sfoci nel bene comune che è anche la donazione del sangue“, prosegue la referente.

Il progetto si rivolge a qualsiasi le scuola – dalla materna alle elementari, dalle medie alle superiori – con offerte formative gratuite della durata di due ore e calibrate a seconda della fascia d’età. Il metodo proposto è quello educativo attivo e partecipato, mediante giochi di simulazione, teatro sociale, letture animate.

L’Avis provinciale di Verona, nell’anno scolastico 2021-2022, pur con le restrizioni dettate dal Coronavirus, è entrato in una quarantina di istituti, dall’est veronese alla Bassa, dal Lago di Garda alla pedemontana, incontrando cinquemila alunni in 175 interventi e distribuendo 4.926 kit Avis con annessi gadget e opuscoli. In tutto il Veneto sono stati 1.514 gli interventi per un ammontare di circa 35.000 studenti.

Da quest’anno ci sarà una proposta anche per i ragazzini medi e grandi della scuola dell’infanzia. “Entriamo in classe con figure educative capaci di stare con bambini e ragazzi e formati, di continuo, su tecniche di comunicazione con l’infanzia e l’adolescenza. Referente scientifica e ideatrice delle attività è Laura Elia, docente alla facoltà di Pedagogia dello Iusve e da più di vent’anni collaboratrice con il progetto scuola”, continua il  segretario di Avis Veneto Cesare Meggiolaro.

«Il progetto è nato come strategia per intercettare i donatori di sangue del domani, educandoli già alla condivisione, alla crescita nel rispetto dell’altro. Con questo percorso educativo i ragazzi si scoprono utili. Combattiamo così anche i pericoli delle derive del bullismo e del “branco”, o delle dipendenze, evidenziando che è bene scegliere stili di vita sani e che stare insieme è d’aiuto e questo aiuto diventa ricchezza per il prossimo”.

L C

Fonti: https://www.veronaoggi.it/