Le telecamere di Amia inchiodano i ‘furbetti’ dei rifiuti.

Le telecamere di Amia inchiodano i ‘furbetti’ dei rifiuti.

La Polizia locale ha iniziato le procedure di identificazione, individuazione e contestazione a carico dei ‘furbetti’.

Il trattamento delle immagini da parte di Amia e della Polizia locale avviene ai sensi del GDPR del 2018 e del Provvedimento del Garante in materia di videosorveglianza dell’aprile 2010, attraverso un nuovo accordo firmato nelle scorse settimana.

Così in diretta streaming, il sindaco Federico Sboarina, l’assessore alla Sicurezza Marco Padovani, il presidente di Amia Bruno Tacchella, con il responsabile della videosorveglianza Massimo Paci, e il comandante della Polizia locale Luigi Altamura hanno mostrato le immagini riprese dalla videosorveglianza.

“Riceviamo centinaia di segnalazioni e foto che attestano un malcostume inaccettabile, ha detto Sboarina. Le immagini riprese dalle telecamere confermano la maleducazione di quanti non si preoccupano nemmeno di aprire i cassonetti per gettare l’immondizia, ma la lasciano direttamente sulla strada o, peggio, sui marciapiedi. Con accanto i bidoni vuoti. Continueremo con controlli serrati e identificazioni attraverso le riprese della videosorveglianza, per sanzionare tutti coloro che si comportano in questa maniera, senza rispetto nei confronti dei tanti veronesi corretti così come della città, che è un gioiello da tutelare. Per colpa di qualcuno, Amia è costretta a dirottare gli operatori, che dovrebbero fare altro, per risolvere criticità che non sono frutto di un disservizio ma del mal costume. Le immagini ci mostrano infatti, che c’è chi lascia sacchetti e scatoloni, solo perché non passano dalle fessure del cassonetto. Anche se i bidoni fossero pieni, basta fare cento metri e andare nella batteria successiva, imbrattare strade e vie non è tollerabile”.

“E’ una situazione che stiamo affrontando in maniera rigorosa, perché non è accettabile che gli sforzi continui messi in atto per tenere la città pulita e decorosa vengano vanificati da chi non ha senso civico, ha aggiunto Padovani. Ci sono anche tante aziende che riversano sulla strada rifiuti, talvolta pericolosi. Come operai che svuotano cantine e garage per poi scartare fuori dai bidoni quello che non serve. Chi viola il Regolamento comunale rischia multe fino a 500 euro, le prime violazioni arriveranno in questi giorni”.

“Comportamenti gravissimi che sono immortalati nelle immagini dei sistemi di videosorveglianza, ha sottolineato Altamura. Oltre a singoli cittadini sia veronesi che stranieri, preoccupa molto il fenomeno di aziende private che sversano per strada rifiuti pericolosi, per i quali già nelle prossime ore potrebbero scattare segnalazioni alla Procura della Repubblica, come il caso di una impresa di ”svuotamento cantine” che in via Lazzaretto ha abbandonato frigoriferi e televisori. Le telecamere oggi sono in grado di riprendere immagini sia di giorno che di notte, con una buona definizione e le indagini della Polizia locale, puntano non solo ad identificare i conducenti di veicoli che lasciano la macchina a distanza per non essere sorpresi dalle telecamere, ma anche i singoli individui che a piedi lasciano o peggio gettano rifiuti lungo le strade”.

“Le telecamere monitorano le vie interessate dalle maggiori criticità, ha ribadito Tacchella, oggetto di segnalazioni da parte dei cittadini e su indicazione dei presidenti di Circoscrizione che ci hanno mandato le esigenze dei quartieri. Si stanno rivelando un importante strumento di contrasto a questo inaccettabile fenomeno che, oltre a rappresentare una forma di inciviltà, danneggia l’ambiente e genera degrado e sporcizia in molte zone di Verona. Valuteremo con il Cda e l’Amministrazione comunale, in base ai budget e ai bilanci aziendali, la possibilità di incrementare ulteriormente il numero delle postazioni nei prossimi mesi”.

G.R.