Il 19 maggio si aprono le iscrizioni al “Ci sto? Affare fatica” progetto per adolescenti.

Il 19 maggio si aprono le iscrizioni al “Ci sto? Affare fatica” progetto per adolescenti.

Il progetto ‘Ci sto? Affare fatica’, avviato dal compianto assessore Stefano Bertacco, torna per la terza estate consecutiva. A Verona i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni saranno coinvolti in attività di volontariato, cittadinanza attiva e cura del bene comune. Suddivisi in squadre da 10 saranno seguiti dai tutor delle cooperative Energie Sociali, L’Albero e Aretè.

Ogni adolescente partecipante riceverà i ‘buoni fatica’ del valore di 50 euro settimanali da spendere nei negozi convenzionati. In alternativa riceverà  ‘crediti’ Pcto – Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, previsti dal curriculum scolastico.

Dalle ore 12 di mercoledì 19 maggio saranno aperte le iscrizioni sul sito www.cistoaffarefatica.it, sono 450 i posti disponibili a Verona e altri 500 nel resto del territorio provinciale.

Il sindaco Sboarina:

“Questo è uno dei tanti segni tangibili lasciati dall’assessore Bertacco, aveva piantato un seme che oggi sta dando veramente tanti frutti preziosi . Nei prossimi mesi vedremo i nostri ragazzi impegnati per la città e la loro comunità, un modo per renderli protagonisti della cura del bene pubblico. A maggior ragione quest’anno, l’iniziativa assume un valore ancor più importante. Abbiamo visto negli ultimi mesi l’aggravarsi di tante problematiche giovanili. Oggi impegnare gli adolescenti in percorsi positivi e concreti deve essere una priorità. Riconoscendo loro il merito di darsi da fare per il territorio in cui vivono”.

Il direttore generale di Fondazione Cariverona Giacomo Marino ha così commentato:

“Un progetto che permette la diffusione di buone pratiche , e che ha un impatto importante sui ragazzi, motivandoli a darsi da fare, concretizzando il concetto di educazione civica. I giovani diventano così responsabili della cosa pubblica. Ecco perché abbiamo rinnovato il sostegno all’iniziativa che nel biennio 2019-2020 ha coinvolto, nelle province di Verona, Vicenza e Ancona circa 4 mila giovani”.

Un’iniziativa supportata attraverso lo strumento del Patto di sussidiarietà anche dalle otto Circoscrizioni cittadine e da diverse associazioni, che lavorano insieme per l’individuazione di beni comuni della città.

Preziosa anche la collaborazione di Amia, che fornirà le attrezzature e i materiali, così come del Nucleo di Protezione Civile di Verona che formerà i tutor su sicurezza, pronto soccorso e misure antiCovid.

Il progetto vede coinvolti i Comuni di San Giovanni Lupatoto, Villafranca, Buttapietra, Castel D’Azzano, San Bonifacio, Vigasio, Cerea, Legnago, Isola della Scala, San Martino, San Pietro di Morubio, Villa Bartolomea, Casaleone, Mozzecane e Gazzo Veronese.

G.R.