Ci sto a fare fatica. Lavoro terminato per i 300 ragazzi veronesi

Nel corso di un mese e mezzo i ragazzi prescelti hanno sistemato panchine e giardini, colorato muri abbandonati trasformandoli in piccole opere d’arte, ripulito cortili da est a ovest della città, togliendosi la ‘divisa’ dello studente per indossare quella del volontario. Sono quasi 300 i ragazzi del progetto ‘Ci sto? Affare fatica’ giunto alla sua quinta edizione consecutiva. Una iniziativa che, nell’arco di 6 settimane, ha visto spuntare nelle otto Circoscrizioni 28 cantieri di rigenerazione urbana, dove gli adolescenti, dai 14 ai 19 anni, hanno potuto investire il loro tempo per dedicarsi al bene comune. Ben 9.845 le ore di lavoro effettuate dai ragazzi, seguiti da 15 tutor delle cooperative Energie Sociali e L’Albero, giovani  dell’età compresa fra i 20 e i 30 anni adeguatamente formati per guidare le loro piccole squadre. Un progetto, quello promosso dal Comune di Verona, che di edizione in edizione richiama sempre più iscritti. Quelli di quest’anno sono stati 650. Un segnale positivo, lanciato da tanti ragazzi pronti a darsi da fare.
Oggi, giornata conclusiva, le ‘magliette bianche’ erano sulla scalinata di Palazzo Barbieri, pronte a ricevere il ‘diploma’ di partecipazione. Presenti l’assessore alle Politiche giovanili Jacopo Buffolo, i presidenti delle Circoscrizioni 1^ Lorenzo Dalai e 7^ Carlo Pozzerle, il consigliere comunale Giacomo Piva, insieme a Francesco Righetti della Cooperativa sociale L’Albero e Ilaria Andreasi di Energie Sociali. L’iniziativa è sostenuta anche da Tezenis, Zalando e Mig for you.
“Un progetto che mette in  moto una squadra numerosa, in grado di far rete per il bene comune, investendo sui talenti e le energie delle nuove generazioni- chiarisce l’assessore alle Politiche giovanili Jacopo Buffolo -. I ragazzi si sono messi in gioco con lavori di piccola manutenzione che dimostrano come tutti possano prendersi cura della propria città e contribuire a farla progredire e crescere. Per l’autunno abbiamo in progetto nuove occasioni in cui mettere insieme le idee e i talenti dei nostri giovani e dare loro l’opportunità di instaurare nuove relazioni”.
Tante e importanti sono state le novità di questa edizione e più in generale del progetto stesso, il cui plus valore è la complessità di come è organizzato e il fatto che sia oggetto di un patto di sussidiarietà senza scadenza, l’unico di questa fattispecie anche nel panorama nazionale. Il coinvolgimento delle Circoscrizioni permette di raccogliere la lista dei lavoretti che i ragazzi possono effettuare, contribuendo a rendere più bella e accogliente la città per gli altri oltre che per sé stessi.
E come ultimo, ma non per importanza, è il fatto che da quest’anno il progetto è interamente finanziato dal Comune di Verona (10 mila euro il contributo delle Politiche giovanili), insieme alle Circoscrizioni (500 euro ciascuna ad eccezione della 3^ che investe 1500 euro attraverso il progetto Steps).

I cantieri del progetto  si sono incrociati persino con i patti di sussidiarietà. Cittadini e ragazzi hanno collaborato insieme in diverse zone della città, dal murales alla casetta degli Alpini di Borgo Roma alla riqualificazione del campetto sportivo della Parrocchia Gesù Divino Lavoratore, al laboratorio al Centro di Riuso Creativo del Comune il quale ha visto i ragazzi lavorare a fianco dell’artista scaligero Gek Tessaro.
L C