Il progetto di variante della filovia per lo sviluppo sostenibile è stato approvato anche per la società veronese

Finalmente mercoledì 8 febbraio è stato approvato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile il progetto di variante della filovia. Può partire la fase operativa cioè gli adempimenti amministrativi e l’avvio dei cantieri i quali dovrebbero iniziare poco dopo il Vinitaly, il primo importante intervento sarà presso la via Città di Nimes.

“Finalmente dopo decenni ci sono la volontà e le condizioni per far partire concretamente il progetto – commenta il sindaco scaligero Damiano Tommasi -. Un’opera ereditata che questa amministrazione si è assunta la responsabilità di avviare concretamente. Ora sarà fondamentale persino l’apporto della città. Per portare a compimento la nuova infrastruttura che contribuirà a migliorare la mobilità, sono necessari cantieri impegnativi, perciò ci appelliamo alla pazienza di cittadine e cittadini. Il loro atteggiamento sarà importante, dal canto nostro ci impegneremo a rendere il tutto il più celere possibile”.

“Da oggi parte il cronoprogramma per vedere realizzata l’opera – afferma l’assessore alla  Mobilità Tommaso Ferrari -. Come già detto, questo è il punto di partenza per il cambiamento rispetto alla mobilità sostenibile, ma come Amministrazione siamo al lavoro su più fronti per rendere i quartieri vivibili e favorire forme di spostamento alternative all’auto.  Il filobus ci permetterà di utilizzare meglio i parcheggi scambiatori legati all’opera, già finanziati, e quelli esistenti come il park della Genovesa. A breve produrremo il nuovo piano della sosta, che a breve sarà in fase di consultazione e che va esattamente in questa direzione. L’idea è di creare un’area sempre più vasta a bassa intensità di traffico, che sia collegata attraverso mezzi pubblici e percorsi ciclopedonali. Un nuovo modo di vivere la città che richiederà un graduale cambio di mentalità, già sperimentato nelle città del nord Europa. Ai cittadini forniremo tutte le informazioni utili per ridurre i disagi, anche attraverso le assemblee di quartiere, per raccontare direttamente cosa andremo a fare”.

“Come dicevo l’intoppo che si era creato a dicembre scorso era solamente dovuto a problemi burocratici che oggi si sono risolti – delucida il presidente Amt3 Giuseppe Mazza -. Ora con questo provvedimento possiamo procedere con la tabella di marcia che vedrà la conclusione dei lavori all’inizio dell’anno 2026. Infatti questa approvazione ci consente di poter accedere al finanziamento della quota parte (40%) dell’importo dei lavori a carico del comune di Verona. Domani in conferenza stampa spiegheremo le varie fasi previste per l’inizio dei cantieri. Oggi inizia la grande trasformazione della mobilità pubblica per la nostra città che, finalmente, la vedrà al passo con le altre città europee”.

L C