La stagione turistica sta viaggiando bene e riesce a salvare anche il Pil veronese

Il Pil aumenta più del previsto e la stagione turistica sembra prospettare molto bene: le due cose potrebbero non essere dette a caso. In Europa sono proprio i paesi come l’Italia, a maggiore afflusso turistico, a fare meglio. Francia, Spagna e Italia sono gli stati che superano le previsioni, invece la Germania è rimasta in condizioni stagnanti. I numeri della stagione turistica in Italia sono molto promettenti e potrebbero persino superare quelli dell’estate del 2019, nonostante le difficoltà del mese di luglio per l’ondata Coronavirus e i problemi per gli scioperi all’interno degli aeroporti. Ci sono alcune città che spiccano per presenze turistiche e che stanno sollecitando l’economia.
In merito al Financial Times Francia, Italia e Spagna hanno tutte registrato numeri migliori del previsto per il grande numero di visitatori arrivati nelle destinazioni mediterranee che, di fatto, hanno contribuito a compensare l’impatto dell’aumento delle bollette e dei prezzi alimentari.Secondo l’ultima nota Istat, l’economia italiana fra aprile e giugno è cresciuta dell’1 per cento rispetto ai tre mesi precedenti, quando il prodotto interno lordo era restato quasi invariato (+0,1%). La crescita acquisita nel 2022, finora, è del 3,4 percento. I dati sono positivi, perché superiori alle previsioni del governo italiano contenute nel Documento di economia e finanza (Def). Tra gli stati europei, l’Italia ha davanti solo la Spagna (+1 per cento).
I dati più recenti riguardanti il turismo sono quelli dell’Osservatorio di Confcommercio, realizzato in collaborazione con Swg, che a fine luglio stima 27 milioni di italiani in partenza per le vacanze tra luglio e settembre, per l’88% dei diretti verso mete nazionali, principalmente al mare (il 44%) e in montagna (15%), ma con un buon recupero anche delle città d’arte che, sommate ai piccoli borghi, raggiungono il 21% delle preferenze.
Federturismo ha stimato circa 30 milioni di arrivi di italiani tra giugno e settembre, in Italia o all’estero, invece Federalberghi parla di oltre 34 milioni di connazionali in viaggio. Più difficile stimare il numero di stranieri in arrivo in Italia. Secondo Federturismo, tra giugno e settembre le presenze dall’estero saranno il 25% in più rispetto allo scorso anno: un recupero anche se ancora sotto i livelli del 2019. Andrà a vantaggio soprattutto delle città d’arte, che da Pasqua in poi hanno registrato incrementi molto significativi.
L’Italia vanta di cinque città “regine” dell’estate: secondo Global blue sono Porto Cervo, Capri, Taormina, Portofino e Forte dei Marmi dove lo scontrino medio è di 1.600 euro, ovvero il 30% in più rispetto ai livelli pre-Covid. Anche la vendita delle camere mostra numeri positivi, con una crescita del 26% a giugno rispetto allo stesso mese del 2021.
In prospettiva di agosto le prenotazioni degli stranieri sono superiori dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre quelle degli italiani sono in linea con i dati pre-Covid. La spinta sembrerebbe perciò arrivare proprio da quel turismo internazionale che negli ultimi anni era mancato a causa della pandemia Coronavirus, con le città d’arte in prima fila: ad esempio Firenze e Venezia segnano un incremento delle prenotazioni dall’estero del 7% e 3% per agosto.
I numeri sono confermati anche dalle rilevazioni sui voli riproposte da Enit: aumento del 146,7% rispetto al 2021. Ad agosto si prevede un incremento del +119,1% rispetto al 2021, mentre per settembre del +191,2%.

L C

Fonti: https://www.today.it/