PM10 allerta 0, Verona rientrerà in zona verde.
Dal 1 febbraio, Verona non sarà più zona arancione ma rientrerà in zona verde, allerta 0, del PM10.
Tornano quindi a circolare le auto private diesel Euro 4 e Euro 5 fino a mercoledì 2 febbraio compreso, quando Arpav emetterà un nuovo bollettino con i dati rilevati nella centralina al Giarol Grande.
Questa previsione è dovuta al passaggio di una perturbazione che non porterà precipitazioni di rilievo ma soprattutto impulsi di aria fredda proveniente da nord, che favoriranno la dispersione dell’inquinante in alcune zone della regione.
Verona rientra tra queste e dunque non è più in zona arancione con livello di allerta 1, come stabilito dall’Accordo di Programma per il miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino Padano e dalle delibere regionali n. 238/2021 e n. 1089/2021 visto che servono almeno due giorni consecutivi di rispetto del valore limite, misurati e previsti. Nella valutazione si conteggiano infatti i superamenti consecutivi del valore limite giornaliero del PM10 misurati fino al giorno precedente e i dati previsti dal modello SPIAIR per la previsione dei principali inquinanti atmosferici per il giorno in corso e i due successivi.
Oltre alle auto private Euro 4 e 5, tornano a circolare i veicoli a benzina euro 2, ai diesel commerciali euro 4 e ai ciclomotori euro 1.
Rimangono, comunque, efficaci le misure base, previste da livello verde, per il contenimento delle emissioni inquinanti, e cioè, il divieto di circolazione, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, per i veicoli benzina Euro 0 ed Euro 1 e per i veicoli diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3. Confermate anche tutte le deroghe già in vigore.
Rimane, poi, il divieto di utilizzare generatori di calore con una classe di prestazione emissiva inferiore alla classe 2 stelle e l’obbligo di utilizzare, nei generatori di calore, pellet certificato conforme alla classe A1.
Come previsto dall’ordinanza 68/2019 si ricorda che è vietato bruciare sfalci, potature ed altri residui agricoli: all’aperto le condizioni di combustione non ottimali provocano, ancora di più, la formazione di polveri e altri composti tossici.
L’invito generale ai cittadini resta comunque quello di farsi parte attiva nell’adozione di buoni comportamenti, come:
- ridurre l’uso dei veicoli a motore privati utilizzandoli solo per gli spostamenti strettamente necessari, preferendo forme alternative di mobilità più sostenibile, specialmente nelle brevi tratte
- ridurre le ore di funzionamento degli impianti di riscaldamento domestico e ridurre la temperatura massima nei locali
- limitare al massimo l’utilizzo di stufe e caminetti alimentati a biomasse (legna, cippato, pellet ecc.) se, nell’edificio, sono presenti altri sistemi di riscaldamento meno inquinanti (metano)
- nel caso di utilizzo di apparecchi a legna minimizzare le emissioni derivanti dalla combustione, attraverso l’utilizzo consapevole dell’impianto
- bruciare solo legna secca, non bruciare altri materiali, verificare l’efficace e corretta conduzione della combustione affinché sia la più completa possibile
- verificare la pulizia delle canne fumarie delle stufe
- esecuzione della manutenzione degli impianti termici
Maggiori informazioni sul sito del Comune
G.R.