Rete Dafne Verona fa squadra attorno a tutte le vittime di reato.
Negli spazi della Prima Circoscrizione del Comune di Verona si è appena insediata Rete Dafne Verona (la prima del Veneto di questo genere), costituita lo scorso autunno da 11 soggetti della provincia scaligera (Procura della Repubblica di Verona, Tribunale di Verona, Ordine degli Avvocati di Verona, Camera Penale Veronese, Aulss9 Scaligera, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Verona, Comune di Verona, Associazione A.S.A.V. onlus, Istituto Don Calabria di Verona-Area Mediazione dei Servizi Penali, Associazione Rete Dafne Italia), accomunati dalla volontà di fare squadra attorno a tutte le vittime di reato.
Previo appuntamento telefonico allo 045.8078950 o al 375.7456000, chiunque sia stato vittima di un qualsiasi tipo di reato o pensi di esserlo, sarà accolto da figure appositamente formate e ricevere informazioni sui propri diritti (es.: sulle forme di tutela ottenibili dall’eventuale processo penale, sulle modalità di svolgimento di quest’ultimo, sulle possibilità risarcitorie…), essere ascoltato e, in base alla necessità manifestata, venire eventualmente indirizzato nonché accompagnato ad altri servizi, pubblici o del privato sociale, che possano meglio rispondere a quello specifico, o meglio, specifici bisogni.
Come ha spiegato Margherita Forestan, in qualità di membro del Comitato tecnico di Rete Dafne Verona:
“Oggi, non solo inauguriamo gli spazi della nostra operatività, concessi dal Comune di Verona, ma diamo ufficialmente il via all’azione di rete. Coinvolti, ciascuno in base alle proprie competenze, tanti soggetti (comprese, di riflesso, le forze dell’ordine), che di qui in avanti agiranno in stretta sinergia, andando a creare attorno alle vittime di reato un cordone di supporto ancora più diffuso e mirato».
Emma Benedetti, membro del Comitato tecnico della Rete e presidente di Asav-Associazione Scaligera Assistenza Vittime di Reato ha specificato:
“Un traguardo importante, raggiunto dopo aver messo tutti i soggetti e gli operatori della rete nelle condizioni di poter “parlare lo stesso linguaggio”, e ciò a tutto beneficio delle persone che fruiranno dei suoi servizi, resi in maniera riservata e totalmente gratuito”.
Il team a disposizione nella sede di Piazza Mura Gallieno, è formato da:
- operatori volontari con funzioni di segreteria e accompagnamento ai servizi specialistici sul territorio;
- professionisti (avvocati, psicologi, mediatori penali) deputati a intercettare lo specifico bisogno della vittima di reato e a capire di quali diritti essa sia effettivamente titolare (es.: il diritto a sporgere denuncia o meno, il diritto a uno specifico fondo di sostegno…).
A beneficiarne saranno non solo le vittime di reato in senso stretto, ma come si legge nella Direttiva Europea di riferimento, chiunque abbia subito un danno emotivo, psicologico e/o economico, e pure eventuali familiari.
Un network di soggetti, costantemente interconnessi, anche grazie all’opera di input e di coordinamento di una Cabina di Regia, con ruolo specifici ma paritetici e come dice la consigliera Maria Fiore Adami “anche nel caso del Comune di Verona, che ci ha creduto sin dall’inizio, e che in tale contesto metterà a disposizione i servizi sociali che già erano in campo, potenziandone la fruibilità”.
G.R.