Il  Comune di Villafranca di Verona sostiene i laboratori  creativi a partire dagli asili nido.

Il  Comune di Villafranca di Verona sostiene i laboratori  creativi a partire dagli asili nido.

L’associazione di promozione sociale Atelier Cresco grazie all’opportunità datogli dall’assessore Annalisa Tiberio, ha avuto la possibilità di rapportarsi con n.4 Asili Nido del Territorio del Comune di Villafranca, collaborando con 8 classi di bambini dai 12 mesi ai 3 anni.

Ogni asilo coinvolto ha partecipato a 6 interventi di laboratori tra Arte Terapia, Musico Terapia e Psicomotricità, tenuti da Isabella Iè, Presidente Atelier Cresco e Alberto Campara Vice Presidente Atelier Cresco.
Così viene descritto il lavoro espletato..
Il nostro lavoro consiste nell’osservare il bambino che ci si propone davanti attraverso il laboratorio di riferimento. Ogni laboratorio mira a tirare fuori le peculiarità di ogni bambino e avere spunti sul quale lavorare.

In breve sintesi, possiamo dire che quest’esperienza ci ha rivelato quanto segue:

Il confronto con le maestre ci ha fatto riflettere su quanto sia costruttivo una collaborazione con professionisti esterni:
⦁ Un professionista esterno si porta un bagaglio di esperienza derivante dal vedere diversi bambini e famiglie nei vari ambiti di intervento che può fare, e questo lo porta ad avere un grande numero di casistiche sul quale lavorare e un occhio analitico nel riconoscere in modo veloce determinate caratteristiche comportamentali.
⦁ Una maestra porta con sé la storia di ogni simgolo bambino, con tutte le sue specifiche dinamiche e sfaccettature, bagaglio importantissimo e necessario per potere avere un quadro generale completo
L’unione di questi due punti forza porta ad avere un’idea generale di ogni singolo bambino molto dettagliata in poco tempo, e non meno importante, per i bimbi vedere “maestri” al di fuori della loro quotidianità è stato di stimolo e un’occasione per uscire dalla loro comfort zone.

Vediamo ora nel dettaglio i laboratori pilota fatti:

Lab 1: Arte Terapia: Disegniamo ciò che sentiamo

In questo Laboratorio ogni bambino viene chiamato ad ascoltare la musica proposta dal Professionista, e ascoltando la melodia viene invitato a disegnare un elemento naturale come cielo, mare o un albero.
I bambini più piccoli rimangono spesso in posizione di ascolto o manipolano i materiali su sé stessi, ma dai 18 ai 36 mesi vediamo come un bambino con lo stesso suono e gli stessi strumenti a disposizione di un compagno può interpretare lo stesso elemento in modo diverso, si può osservare la sicurezza o meno nel approcciarsi al materiale offerto, il tempo di attenzione che ci dedica o la precisione che ripone in ciò che fa.
Tutti questi elementi sono indicativi per vedere quanto un bambino è spontaneo, razionale, libero di esprimersi, se è timido o se invece impulsivo.
In poco tempo possiamo raccogliere materiale emotivo sul quale lavorare, come ad esempio la pazienza, la gestione dei tempi di attesa, la frustrazione o la capacità di condividere con un compagno lo stesso materiale.

Lab 2: Musico terapia: Impariamo ad ascoltare gli altri
In questo laboratorio il bambino viene catturato da due elementi: il ritmo e il senso di meraviglia.
I bambini sono tutti musicali, non tutti però in questa fascia d’età sono in grado di mettersi in posizione di ascolto.
Attraverso questo laboratorio si mira a fare canzoni/giochi musicali ripetitivi ma al contempo istruttivi. Ogni bambino inizialmente parte imitando ciò che viene proposto, per poi lasciarsi andare ed esprimersi liberamente ma rispettando le dinamiche di gruppo.
Non può esserci melodia se non si canta tutti insieme, o non può esserci ritmo se non si ascolta il compagno.
Il professionista come primo approccio ha la possibilità di distinguere le prime due grandi tipologie di bambini: chi è in grado di mettersi in posizione di ascolto e chi no.
L’obiettivo è quello di arrivare ad uniformare il gruppo.

Lab 3: Psicomotricità

Il laboratorio di psicomotricità spesso viene confuso con ginnastica o comunque un ‘attività fisica dove il bambino può sfogarsi.
In realtà è molto, molto di più. In questa attività il professionista entra attraverso il gioco all’interno delle dinamiche relazionali di ogni singolo bambino e in base a come lui in quel momento esatto si propone , lo psicomotricista valuterà su cosa è meglio lavorare: I tempi di attesa, stimolare la gestione delle frustrazioni, proporre nuovi modi di relazionarsi con i bambini e così via.
Attraverso questa attività lo scopo è quello di osservare gli aspetti relazionali tra i vari bambini e andare a condurli verso nuovi modi di porsi nelle proprie relazioni.

In conclusione:

Noi di Atelier Cresco crediamo che più si è liberi di essere sé stessi , più ci si avvicina al concetto di propria felicità. In questo i bambini sono maestri, perché sono già liberi, devono però imparare a stare in una società, senza perdere la loro unicità.
Noi utilizziamo i laboratori come canali per potere lavorare su tutti gli aspetti emozionali e relazionali che devono necessariamente essere in equilibrio per vivere bene.
Non abbiamo libretti di istruzioni, è il bambino che ci guida in base alle emozioni che quel giorno ci porta.
Il dialogo con le maestre e la condivisione di competenze è un elemento cruciale per unire il quotidiano al caso specifico del giorno.
Il risultato è straordinario e concreto nel tempo e ve lo dimostreranno con i fatti i bambini.

G.R.