VERONA: Giornata Mondiale dedicata alle persone con Alzheimer.

CONVEGNO “COMPRENDERE PER CAMBIARE SGUARDO: RELAZIONI E ALLEANZE NEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO”

La demenza rappresenta una sfida sanitaria e sociale di portata globale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2021 circa 57 milioni di persone nel mondo convivevano con questa condizione, con quasi 10 milioni di nuovi casi ogni anno.

Si tratta della settima causa di morte a livello mondiale e di una delle principali cause di disabilità e dipendenza nella popolazione anziana. L’impatto economico è significativo: i costi globali legati alla demenza nel 2019 ammontavano a circa 1,3 trilioni di dollari, di cui circa la metà sostenuta da caregiver informali, in gran parte familiari, che dedicano in media cinque ore di assistenza quotidiana

In occasione della Giornata Mondiale dedicata alle persone con Alzheimervenerdì 19 settembre dalle ore 9 alle 13.30, la Gran Guardia ospiterà il convegno “Comprendere per cambiare sguardo: relazioni e alleanze nei disturbi del comportamento”, un appuntamento gratuito e aperto alla cittadinanza, con possibilità di partecipazione anche online. Per la partecipazione in presenza l’evento è stato accreditato per assistenti sociali.

Promosso dal Tavolo per la qualità della vita nella demenza di Verona – composto dai Servizi Sociali del Comune di Verona, il CDCD dell’ULSS 9 Scaligera, l’Associazione AFMA – Familiari Malati di Alzheimer, l’Associazione Alzheimer Italia Verona e il Sente-mente® modello.

“Il convegno – spiega l’assessora ai Servizi sociali e Terzo settore Luisa Ceni – rappresenta un esempio significativo di collaborazione tra istituzioni, servizi, associazioni e professionisti del territorio. Non è scontato che realtà diverse scelgano di unirsi in un lavoro comune: a Verona questo impegno condiviso diventa una vera e propria alleanza, capace di dare vita a una giornata non solo di approfondimento sociale e sanitario, ma anche di crescita culturale per l’intera comunità”.

Convegno e programma

Nella relazione con la persona con demenza si manifesta una sfida quotidiana, spesso invisibile, ma profondamente sentita: i disturbi del comportamento.

Secondo la letteratura scientifica essi rappresentano una forma di linguaggio, un modo di comunicare che chiede nuove competenze. Troppo spesso vengono etichettati solo come problemi da gestire, finendo per oscurare la persona, i suoi bisogni, la sua storia e la sua dignità. Questo genera un forte senso di impotenza e frustrazione in chi vive la relazione di cura, siano essi familiari o professionisti.

Il convegno intende offrire un nuovo sguardo, capace di passare dal sintomo al significato, mettendo in luce l’importanza di creare alleanze efficaci tra professionisti, familiari e comunità. Un’occasione di confronto e crescita per promuovere strumenti concreti e nuove prospettive per chi, ogni giorno, vive la relazione di cura.

La mattinata si articolerà in due momenti: una prima parte di approfondimento su strumenti e metodi per conoscere, osservare e comprendere i disturbi del comportamento, a domicilio e in RSA, affrontando la complessità della cura quotidiana. Una seconda parte di condivisione di esperienze concrete attraverso le attività promosse dalle associazioni Alzheimer e una tavola rotonda con i centri servizi del territorio, per raccontare progettualità, pratiche e testimonianze dirette

Il convegno si svolge con il patrocinio del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona ed è stato realizzato in collaborazione con numerosi servizi e realtà del territorio: l’Istituto Assistenza Anziani, la Pia Opera Ciccarelli, la Fondazione Oasi, il Centro Servizi Le Betulle, il Centro Servizi Città di Verona, la Cooperativa CSA, la Fondazione Opera San Camillo (Casa Soggiorno Bresciani), la cooperativa Azalea e cooperativa Promozione Lavoro. I lavori saranno moderati dal giornalista e scrittore Angelo D’Andrea.

L’evento è stato presentato questa mattina a Palazzo Barbieri. Sono intervenuti: Cristina Purgato Progetti Trasversali Adulti e Anziani Comune di Verona; Giulia Ronconi Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) Azienda ULSS 9 Scaligera; Maria Grazia Ferrari Associazione Alzheimer Verona; Giorgio Pedron e Stefania Amato Associazione Familiar Malati Di Alzheimer; Elena Mantesso Sentemente.