Dal convento al lettino del Centro trasfusionale: il dono dei frati Giuseppe, Francesco e Diego

Ogni giorno i tre francescani tendono il braccio per servire un pasto alla Mensa dei poveri e sono donatori di sangue iscritti alla sezione Asfa San Bernardino

Dal convento di San Bernardino al lettino del Centro trasfusionale. Tendono il braccio per servire un pasto e per donare sangue i tre frati minori iscritti alla sezione San Bernardino di Asfa, l’Associazione Donatori di Sangue San Francesco d’Assisi

Il guardiano del convento, frate Giuseppe Bonato, 57 anni, ha all’attivo 10 donazioni. È arrivato a quota 5 frate Francesco Velluto, responsabile della Mensa dei poveri, dov’è affiancato da frate Diego Taddei, 44 anni, donatore da fine gennaio, pochi mesi dopo essere arrivato a Verona, che ha già teso il braccio 2 volte.  

«Il Signore è il primo che ha donato la vita per noi, quindi il dono è una chiave interpretativa esistenziale importante per noi cristiani e per il nostro servizio, che si può declinare in molti modi», evidenzia fra’ Diego Taddei. In particolare, continua, «attraverso Asfa questa generosità diventa concreta e viene restituita: non solo il dono del sangue diventa pane e viveri per la mensa ma si traduce in altri servizi di assistenza per gli ospiti che vengono a trovarci. Essere cristiani non è solo un donare per gli altri, ma è una cura anche per sé». 

Questa “vocazione” alla solidarietà non è casuale. L’Associazione è nata nel 1970 proprio nel convento in Stradone Provolo. Qui, ogni anno, la Sala Morone ospita l’assemblea dell’associazione, quest’anno in programma il 23 maggio. Fondatore è stato Gino Chiumenti, terziario francescano della Fraternità di San Bernardino, che ha avuto l’intuizione di unire la promozione del dono del sangue alla solidarietà. 

«Una mission che continua ai giorni nostri», spiega Alessandro Toaiari, presidente provinciale di Asfa Verona, «in questo luogo è nata la scintilla che ha fatto nascere Asfa nel 1970. Dopo 55 anni la vitalità del messaggio francescano applicato al nostro servizio di volontari mantiene la sua freschezza e vitalità. La presenza di una sezione qui, con tre frati tra i donatori attivi, è significativa per la motivazione di tutti i donatori». 

Più recente è la sezione Asfa San Bernardino, creata il 10 settembre 2018 per rafforzare il legame tra l’associazione e le realtà presenti nel convento in collegamento con la Fraternità di cui era parte il fondatore. La sezione conta 34 donatori attivi e 3 volontari non donatori ma comunque al servizio della sezione, tra religiosi e francescani secolari (laici), che nel 2024 hanno effettuato in totale 61 donazioni di sangue e plasma. 

Un laico è il primo donatore: il francescano secolare Enrico Alborali, 46 anni, attuale vicepresidente di Asfa. A San Bernardino la solidarietà ha tanti volti, rileva: «Sono innanzitutto quelli dei frati e dei volontari della Mensa dei poveri che quotidianamente prestano servizio preparando i pasti e accogliendo gli ospiti, cercando di restituire loro dignità. Collaborano con la Mensa anche i francescani secolari dell’Ofs, l’Ordine Francescano Secolare, e i giovani della GiFra, la Gioventù Francescana, sostenendo in vari modi questa preziosa realtà». A questa rete, conclude, «si unisce Asfa che, nel luogo della sua fondazione e sempre più in relazione con la famiglia francescana presente a Verona, continua a promuovere il dono nelle sue diverse forme e con rinnovato entusiasmo».