Confronto online su “didattica universale non conosce distanza: è digitale, integrata e flessibile”

Confronto online su “didattica universale non conosce distanza: è digitale, integrata e flessibile”

L’assessore all’Istruzione del Comune di Villafranca di Verona Anna  Lisa Tiberio ha seguito con particolare interesse con un gruppo di docenti quanto è emerso da un confronto  che si è svolto on line al JOB ORIENTA.

Un  confronto online, intitolato    “didattica universale”? La denominazione sembra quasi echeggiare la “Didactica Magna” del grande pedagogista Comenio, che a metà del Seicento teorizzò la possibilità di “insegnare tutto a tutti”. In un certo senso la didattica “universale” rilancia questo obiettivo, ma avvalendosi delle tecnologie didattiche, oggi disponibili, che consentono di trasferire un astratto ideale pedagogico come quello di Comenio in una concreta esperienza educativa di massa.

Un  confronto online, intitolato “La didattica universale non conosce distanza: è digitale, integrata e flessibile”, coordinato dal direttore di Tuttoscuola Giovanni Vinciguerra. Un incontro ma denso di contenuti al quale hanno preso parte Giulio Massa, Presidente degli Istituti De Amicis e coordinatore della Rete delle scuole dell’innovazione, Salvatore Giuliano, coordinatore del Tavolo del Ministero per l’innovazione e DS dell’Istituto Majorana di Brindisi, Stefania Strignano, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale “Ungaretti” di Melzo, scuola di eccellenza riconosciuta nella didattica della scuola del primo ciclo,  Cristina Pozzi, CEO di Impactscool e Young Global Leader secondo il World Economic Forum, riconoscimento che l’Italia non aveva da anni, Valentina Aprea, autorevole parlamentare e autrice di un libro “La scuola dei Centennials”, sulle caratteristiche degli studenti di oggi, Paolo Cesana, direttore di Fondazione Clerici, Maria Vittoria Alfieri Coordinatore della piattaforma Brickslab, Andrea Maricelli, responsabile della didattica digitale degli Istituti De Amicis.

In che cosa consiste l’universalità del modello didattico proposto, sulle cui caratteristiche si è registrata una ampia convergenza tra i partecipanti all’incontro? Essenzialmente sul fatto che essa è nello stesso tempo digitale (computer based e online), integrata (alterna e fa dialogare presenza e distanza), e flessibile, in modo da adattarsi alle esigenze e agli stili di apprendimento dei singoli studenti.

Una didattica di questo genere richiede però il superamento definitivo della tradizionale didattica frontale, trasmissiva e monomediale, e la formazione, al posto dell’insegnante che abbiamo finora conosciuto, di una pluralità di soggetti che co-operano nella progettazione e gestione degli ambienti di apprendimento, in presenza e a distanza: disciplinaristi, tutor, softwaristi, valutatori, coaches didattici, orientatori.

 “Per rispondere  a questo modello si rende necessario far emergere le competenze di ogni docente e sempre di più potenziare le Reti che sono presenti sul territorio. Reti che non sono avulse dal tempo e dallo spazio ma che  dialogano con le Istituzioni, Enti ed Associazioni e i loro rispettivi referenti ed esperti. Reti che servono per implementare una didattica digitale  innovativa che deve armonizzarsi con una didattica frontale attraverso una progettazione flessibile e metodologica integrata tesa sempre a mettere al centro l’alunno con le sue attiitudini, potenzialità ed emozioni. Ritorniamo insieme ed in rete a parlare di emozioni e di tutti i linguaggi universali che l’uomo ha a disposizione per dialogare e confrontarsi ed accettarsi  con grande rispetto. Ringrazio i relatori per gli spunti di riflessione che mi spronano ogni giorno ad impegnarmi nel cammino educativo che è tracciato da ogni cittadino che ha nel cuore il valore della scuola”dichiara la dottoressa Anna Lisa Tiberio. L’ Assessore Tiberio parla di “effetto serra pedagogico” in un incontro on line.”Gli studenti ricevono luce e calore dal di fuori ma è soprattutto attraverso il calore umano che i giovani studenti diventano grandi in competenze civiche spendibili negli studi e nel mondo del lavoro”.

GR