Nel ricordo di Giorgio Gioco c’è la voglia di ripartire tra la comunità veronese.

“A un anno dalla scomparsa del maestro Gioco, ha detto l’assessore alle Attività economiche, l’Amministrazione, insieme ai figli del grande chef e ai ristoranti tipici, ha voluto rendere omaggio alla cultura e all’ identità veronese attraverso le ricette di un suo grande interprete. Giorgio Gioco amava la nostra città, tanto che le sue ricette sono diventate parte della nostra cultura cittadina. Ma questa iniziativa ha un altro significato: in un momento in cui, la nostra comunità sta vivendo un momento difficile, questo progetto vuole essere un’occasione di riscatto che parte dai ristoratori”.

 Infatti, per tutto il mese di marzo i Ristoranti tipici di Verona proporranno “la pastissada de caval” e “la pasta e fasoi”, due piatti veronesi resi celebri dal grande chef Giorgio Gioco. L’iniziativa, che nasce dalla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e i ristoratori, vuole celebrare lo chef ad un anno dalla sua scomparsa, avvenuta il 23 febbraio 2019, e i clienti dei ristoranti verranno omaggiati di due note poetiche ispirate alle ricette, donate dai figli Antonio e Cristina, dalle quali traspare tutta la passione che il padre aveva per la cucina e per i prodotti del territorio veronese.

In più, grazie alla partecipazione dei 21 ristoranti inseriti nell’ elenco “Ristorante tipico – Verona”, si coglie l’occasione per valorizzare la cucina della tradizione, come espressione della nostra cultura e si incentiva l’impiego di materie prime del territorio.

Alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, che si è tenuta in sala Arazzi, hanno partecipato l’assessore al Commercio e alle Attività economiche, i figli dello chef Antonio e Cristina Gioco, il presidente dell’associazione ristoratori di Confcommercio Leo Ramponi, il rappresentante dell’Associazione Cuochi Scaligeri Fabio Tacchella e quelli dei Ristoranti tipici.

“In questo momento delicato , hanno detto Antonio e Cristina Gioco , da parte del mondo della ristorazione veronese arriva un bel messaggio: nel nome di un collega, un cuoco visionario che ha sempre voluto bene alla città, c’è la voglia di ripartire e di rimettersi in gioco. Vedere questo riconoscimento da parte dei colleghi è commovente”.

“Giorgio Gioco è stato un maestro , ha detto Ramponi , uno dei primi cuochi che ha capito l’importanza della selezione delle materie prime. Sono contento che la ristorazione veronese lo abbia preso come riferimento”.

G R

fonte:https://primadituttoverona.it/cultura/ristoranti-tipici-nel-segno-di-giorgio-gioco-menu-di-marzo-con-due-piatti-del-grande-chef/