A Verona si è già avviata la somministrazione terza dose del vaccino anti-Covid.

Fra la popolazione scaligera, soprattutto degli ultra ottantenni, poi ultra settantenni, sessantenni e operatori sanitari, il 5% ha già fatto la terza dose del vaccino anti-Covid. Per chi ha titolo a prenotarsi (ultra 40enni) è già arrivato un messaggio dalla Regione Veneto che sollecita a fare la prenotazione. Si può fare già da ora ma bisogna scegliere una data oltre il 180° giorno posteriore alla seconda dose. Per novembre-dicembre l’hanno già eseguito 57.145 persone, per gennaio-febbraio quasi 29.000.
«Nell’ultimo periodo la nostra provincia, che è 1/5 della popolazione totale, è diversa dall’andamento della Regione – afferma il direttore generale dell’Ulss 9 Pietro Girardi -. C’è un 72 di saldo tra i nuovi e quelli che escono dalla positività. In generale in questo momento non è colpita in modo particolare. E’ una curva simile alla prima e alla quarta ondata. Molto lontani dalla seconda che si può dire ne raggruppi due. Ma c’è un evidente incremento dall’ ultima parte di ottobre a oggi. Cala solo nelle domeniche dove si fanno meno tamponi. I dati del tasso di positività, rapporto tra tamponi e positivi, sono i più preoccupanti. In provincia abbiamo 15 in terapia intensiva e 50 nei reparti ordinari. Il virus gira e bisogna tutelarsi: vaccini, mascherina, disinfettarsi le mani. Le due fasce di età più colpite sono quelle dei ragazzi più giovani che vanno a scuola (0-9 e 10-18) e dei loro genitori. Sono state ampliate le linee nelle sedi già disponibili. Per chiudere i grandi centri bisogna che il sistema sia in grado di reggere anche senza gli hub».
Il direttore sanitario Denise Signorelli menziona che ci sono anche i medici di medicina generale che eseguono la dose booster. «Stiamo utilizzando anche i medici in pensione. Fino al 31 dicembre gli conviene dal punto di vista economico perché non c’è cumulo. Se questo regime agevolato non sarà prorogato, però, temo che torneranno a fare i pensionati».
L’UOC Servizio Igiene e sanità Pubblica Viviana Coffele evidenzia come, per facilitare la presa in carico rapida dei casi negli istituti scolastici, sia stata ampliata l’offerta per l’accesso ai punti tampone di docenti e studenti. «4216 posti dedicati sole alle scuole su appuntamento (Bussolengo, Legnago, Camilliani e San Bonifacio, tutti i giorni). Le classi più in quarantena sono 11 nel distretto 4 di Bussolengo-Villafranca. Altre sono in stretto monitoraggio o in corso di valutazione in attesa dei tamponi».

L C

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