“Centri di Comunità”, non solo anziani, ma punti di riferimento anche per bambini e famiglie.

“Centri di Comunità”, non solo anziani, ma punti di riferimento anche per bambini e famiglie.

Oltre ad un nuovo nome, è stata predisposta anche una nuova mission, non più focalizzata solo sugli anziani, ma orientata alla creazione, all’interno dei quartieri in cui sono ubicati, di punti di riferimento per tutta la popolazione, dove anziani, bambini e famiglie stanno insieme con proposte e iniziative gratuite.

Secondo la nuova convezione, sottoscritta la scorsa settimana tra il Comune e i 12 Enti del Terzo Settore interessati dalla trasformazione, i ‘Centri’ saranno deputati prioritariamente allo sviluppo di azioni di welfare di comunità.

Pertanto diventeranno strutture polifunzionali di promozione sociale e culturale, attente allo sviluppo di attività intergenerazionali e rivolte in in particolare a chi risiede nel quartiere in cui il ‘Centro’ è presente.

I Centri saranno aperti per 5 giorni e per almeno 20 ore settimanali. Verranno programmate attività gratuite diversificate e specifiche, che si articoleranno in:

  •  attività ricreative, come giochi di società e passatempi collettivi, laboratori creativi manuali, con l’obiettivo di stimolare e mantenere le abilità manuali e favorire la socializzazione, intrattenimento e attività di animazione sociale.
  • Attività socio-culturali, come conferenze e dibattiti, corsi di formazione/informazione, visite e gite guidate, eventi culturali, sportello di segretariato sociale per supporto digitale.
  • Attività di prevenzione socio-sanitaria, come corsi di varie discipline per favorire il movimento (cammino, ginnastica, danza, ecc), prestazioni di prevenzione sanitaria (misurazione della pressione arteriosa e della glicemia), incontri informativi su tema del benessere, della salute e dell’alimentazione, sensibilizzazione su tematiche ambientali.

Gli enti gestori saranno supportati nello svolgimento delle attività dalla Coop. Aribandus, con Sol.Co Verona S.C.S.C. e il Centro Servizi Volontariato, che li accompagneranno nel processo di trasformazione da ‘Centri Anziani’ a ‘Centri di Comunità’.

Sono 12 i ‘Centri’ dislocati sul territorio comunale:

  • Prima circoscrizione: Centro ‘Santa Toscana’ in via Santa Toscana 9, gestito da Fevoss Verona Santa Toscana OVD. Centro ‘Dell’Isolo’ in via Interrato dell’Acqua Morta 54, gestito da associazione Pro Senectute OVD. Centro ‘Massimo D’Azeglio’ in Circonvallazione Maroncelli 8/b, gestito da Anteas “La Rete” APS.
  • Seconda circoscrizione: Centro di Parona in Largo Stazione Vecchia 16, gestito da Spazio Aperto società Cooperativa Onlus e Spazio Lab ODV.
  • Terza circoscrizione: Centro di Borgo Nuovo in via Licata 33, gestito da M.C.L. Movimento Cristiano Lavoratori APS.
  • Quarta circoscrizione: Centro di via Velino, in via Velino 22, gestito da Circolo Acli Verona Sud-Ovest APS. .
  • Quinta circoscrizione: Centro di via Tombetta in via Volturno 22, gestito da Auser provinciale di Verona ODV. Centro di Cadidavid in piazza Roma 8, gestito da Fevoss Verona Santa Toscana OVD . Centro di Palazzina in via Copparo 19, gestito da M.C.L. Movimento Cristiano Lavoratori APS.
  • Settima circoscrizione: Centro di Porto San Pancrazio in via Stoppele 10, gestito da Auser provinciale di Verona ODV.
  • Ottava circoscrizione: Centro di Poiano in piazza Penne Mozze 2. Centro di Quinto in via Valpantena 85/c. Entrambe gestite da associazione Valpantena ODV.

“I Centri anziani si trasformano e riaprono alla comunità veronese dopo il lungo periodo di sospensione delle attività a causa della Pandemia, precisa il sindaco Sboarina. Dedicare questi luoghi non più solo alla popolazione anziana ma alle necessità di coesione e condivisione di tutti i cittadini è un passaggio a cui lavoravamo da tempo, iniziato con l’ex assessore al Sociale Stefano Bertacco, scomparso nel 2020. E’ una grande soddisfazione poter illustrare oggi questo importante traguardo raggiunto. Di fronte ad una società fortemente mutata e condizionata da problematiche complesse collegate prima alla pandemia e poi alla crisi economica, questo progetto acquisisce infatti ancora più importante, offrendo a tutta la cittadinanza nuovi spazi di incontro e di aggregazione dove trovare, gratuitamente, tante opportunità ricreative e formative. Un grande lavoro che sarebbe insostenibile per il Comune, se in suo aiuto non giungesse il fondamentale supporto delle tante associazioni coinvolte, una grande ricchezza della comunità veronese”.

Comunque un’ attenzione particolare resterà rivolta alla popolazione anziana, per la quale si continuerà a portare avanti la valorizzazione di competenze relazionali e di cura.

G.R.