“Donare libera l’anima del donatore”: 52° assemblea annuale di ASFA, Associazione Donatori di Sangue San Francesco d’Assisi.

“Donare libera l’anima del donatore”: 52° assemblea annuale di ASFA, Associazione Donatori di Sangue San Francesco d’Assisi.

Si è svolta, sabato 28 maggio l’assemblea annuale di ASFA, Associazione Donatori di Sangue San Francesco d’Assisi, presso la splendida Biblioteca affrescata da Domenico Morone nel Convento Francescano di San Bernardino.

“Essere qui ha un fortissimo valore simbolico, introduce Enrico Alborali, Vice Presidente e terziario francescano. Siamo dove è iniziato tutto, dove cinquantadue anni fa Gino Chiumenti fonda ASFA. A noi il compito di portare avanti questa eredità con spirito francescano”.

E il senso di responsabilità e servizio dei donatori di sangue di ASFA è dimostrato dalle 1.186 donazioni effettuate nel 2021 da 600 donatori attivi, circa il 9% in più rispetto al 2020 e oltre quanto fatto nell’anno precedente.

“Sempre di più il donatore di sangue si è rivelato per quello che è: un vero e proprio operatore di Protezione Civile, chiamato ad intervenire in emergenze che non sono legate a possibili eventi calamitosi, ma a sicure emergenze sanitarie quotidiane, sottolinea il Presidente Alessandro Toaiari aprendo l’assemblea. Il gesto della donazione di sangue non si limita ad un volontariato privato, o comunque legato ad un ambito ristretto e personalistico; si inquadra in un sistema sanitario complesso e articolato finalizzato alla salvaguardia e cura dei pazienti dei nostri ospedali a cui i donatori contribuiscono in modo insostituibile”.

La relazione morale di Toaiari ha sottolineato in particolare l’importanza della collaborazione interassociativa e il lavoro di coordinamento con il Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale. Presenti, infatti, anche i presidenti delle associazioni sorelle AVIS e Fidas, Paola Silvestri e Chiara Donadelli.
“La provincia di Verona è il territorio del Veneto che dona più sangue, rileva il Dottor Giorgio Gandini, direttore del Dipartimento. Abbiamo saputo gestire con coraggio questi due anni pandemici limitando le donazioni quando necessario e aumentandole in base al bisogno. Oggi, che gli ospedali devono recuperare il lavoro pregresso, abbiamo bisogno di maggiori donazioni al fine di mantenere lo standard di trattamento dei pazienti. C’è un certo allarme a livello italiano dimostrato anche dai dati locali: rispetto allo scorso anno, in questi primi quattro mesi, mancano circa 1000 donazioni”.

Questo bisogno è ben chiaro al Direttivo Provinciale di ASFA che si è posto tra gli obiettivi 2022 quello di aumentare il numero di donatori attivi, coinvolgendo sensibilmente i giovani, e migliorando la regolarità delle donazioni attraverso un costante analisi dei dati e un lavoro di cura e sostegno ai donatori. Per fare questo, sono state gettate le basi negli anni scorsi attraverso una attenta riorganizzazione delle sezioni e con la creazione di due particolari sezioni che vanno oltre l’ambito territoriale ma sperimentano un approccio valoriale frutto della particolarità di ASFA, ossia il dono circolare.

ASFA AMICI DI XENIA è stata istituita a fine 2019 in collegamento alla nuova campagna lanciata all’epoca con la testimonial Xenia Francesca Palazzo, nuotatrice paralimpionica.

“La nostra proposta cerca di alzare l’asticella della sfida, dicono Luca Conti e Andrea Toaiari, responsabili della sezione. Se una ragazza come Xenia Palazzo, con molti ostacoli alla nascita, non ha mollato e ha superato con successo le sue difficoltà, impegnandosi con una grande volontà e abnegazione, allora anche ognuno di noi potrà superare quegli ostacoli, molto meno significativi, che gli impediscono di diventare donatore di sangue”.

ASFA FONDAZIONE PIU’ DI UN SOGNO è nata alla fine del 2021 e:

“l’appartenenza a questa sezione è determinata dai valori in cui credo e nell’ambito di volontariato in cui agisco, cose su cui ognuno di noi opera una vera scelta personale, dicono Marta Zansavio e Caterina Grottola di Più di un Sogno. La collaborazione decennale tra le nostre organizzazioni è basata sulla condivisione comune di ideali e valori in particolare quanto le fragilità siano valore per le comunità”.

La scommessa è, quindi, quella di individuare nuovi legami e aggregazioni in cui la donazione di sangue può inserirsi e diffondersi. E di legami ASFA ne ha tanti grazie alle collaborazioni attive con le organizzazioni locali, tra le quali ricordiamo quella con ADOCES e Medici Senza Frontiere – Gruppo di Verona anch’essi presenti in assemblea.

“Insieme ad ASFA, dice Giovanni di Cera di MSF, siamo pronti ad andare oltre. La nostra amicizia, rinnovata recentemente con il progetto del murale realizzato all’esterno del Centro Tommasoli, ci unisce in una comune azione umanitaria al servizio dei più vulnerabili”.

G.R.