Emergenza climatica: il primo Piano strategico di transizione ecologica con obiettivi da perseguire.

Emergenza climatica: il primo Piano strategico di transizione ecologica con obiettivi da perseguire.

Le conseguenze dell’innalzamento delle temperature cominciano a manifestarsi, come accade in questo periodo di gran caldo, siccità, emergenza idrica e frequenti incendi. Per città come Verona, inoltre, alcuni aspetti dei cambiamenti climatici risultano addirittura amplificati. Tra questi, le ondate di calore (le aree urbane sono di solito più calde dei loro dintorni) e le inondazioni dovute a forti precipitazioni.
Da qui a prossimi mesi, l’Amministrazione sarà impegnata per proseguire e potenziare le azioni e i progetti già avviati, quali efficientamento energetico, infrastrutture, mobilità sostenibile, riforestazione urbana, ma soprattutto dovrà individuarne di nuovi, da realizzare in sinergia con altri soggetti pubblici e privati, a vantaggio non solo della tutela dell’ambiente ma anche della crescita economica complessiva del territorio.
Come spiega l’assessore all’Ambiente e alla Transizione ecologica Tommaso Ferrari:
“Le strategie ambientali messe finora in atto si sono dimostrate insufficienti a contrastare efficacemente la crisi climatica in corso, ma l’aspetto positivo è il crescente interesse dei cittadini nei confronti di queste tematiche, ed in particolare a quelle sul cambiamento climatico, che suscitano forte preoccupazione, poiché il riscaldamento sta accelerando più di
quanto molti si aspettassero, raggiungendo più frequentemente soglie di tolleranza critiche per l’agricoltura e la salute.  La transizione ecologica è perciò un processo a 360 gradi che riguarda tutti, nessuno escluso, e per il quale bisogna agire subito. Da qui la scelta dell’Amministrazione di redigere il primo piano strategico per la transizione ecologica, uno strumento per indicare finalità e strumenti con cui attuare con coerenza le azioni individuate. Un impegno condiviso da tutti gli assessorati ma non solo. Quella dell’emergenza climatica è una sfida che non possiamo vincere da soli, così come la transizione ecologica è un processo che deve includere tutta la città, da singoli cittadini alle istituzioni, dalle imprese alle categorie economiche. Un impegno per le future generazioni, perché una città che punta sulla transizione ecologica diventa più attrattiva per gli investitori e quindi più competitiva. Ci siamo dati tempi stretti, vista l’urgenza del tema, 200 giorni per redigere il piano e diventare operativi. A settembre porteremo l’atto di indirizzo all’esame del Consiglio comunale, per una condivisione più corale possibile”.
G.R.