Il turismo scaligero riprende linfa soprattutto col Lago di Garda

Questa estate 2022 continua la ripresa del turismo scaligero e veneto, dopo le perdite senza precedenti causate dalla pandemia Coronavirus e nonostante il perdurare di rischi per l’economia causati dal protrarsi della guerra in Ucraina, dall’inflazione e delle tensioni sui prezzi dell’energia e delle materie prime.
E spetta a Verona il record italiano di rincari dei ristoranti italiani: più 8,8% in un anno.
La spesa sostenuta dai turisti stranieri nella Regione Veneto nel 2021 è stata pari a 3,2 miliardi di euro (il 15% del totale in Italia) e, nonostante rappresenti solo la metà della cifra raggiunta nel record storico del 2019, appare evidente la ripresa rispetto al 2020.
“Ovviamente, mancano i dati consuntivi dell’estate 2022″, dichiara il presidente di Confartigianato Imprese Verona Roberto Iraci Sareri, “che arriveranno, ma tutti gli indicatori e, perché no, anche le sensazioni degli operatori coinvolti nel turismo, sembrano puntare all’ottimismo. Tra le destinazioni, nella nostra provincia, il più gettonato è ovviamente il Lago di Garda, che già nel primo quadrimestre di quest’anno ha superato i livelli pre-pandemia”.
Per questo i servizi delle imprese sono fondamentali per il turismo.
Tornando al Veneto, con quasi 12 milioni di arrivi in regione, il 2021 risulta in crescita del 50,8% rispetto al 2020 con un ottimo recupero anche se, il gap con il 2019, resta importante -41,3%. Dati confortanti arrivano anche dai primi 4 mesi del 2022, in cui gli arrivi sono stati tre volte e mezza quelli registrati nel 2021.
Coma da consuetudine agosto è il mese con la maggiore quantità di presenze turistiche. Lo scorso anno nella nostra regione le presenze sono state il 22,5% del totale, superiore al 20,4% della media Ue. Il nostro Paese è secondo nell’Unione per numero di turisti ad agosto, dietro alla Francia.
“In vista delle prossime elezioni politiche”, afferma il presidente di Confartigianato imprese Veneto Roberto Boschetto, “chiederemo ai candidati l’impegno a mantenere il dicastero dedicato con portafoglio”.
“Le nostre imprese sono attori primari in questo segmento di attività”, aggiunge Iraci Sareri, “alla fine del primo trimestre 2022 le imprese artigiane veronesi interessate dalla domanda turistica sono 2.894 (17.252 in Veneto), pari al 11,8% dell’artigianato scaligero. Questa fittissima rete di imprese è al servizio dei turisti ed è fondamentale per rendere accogliente il nostro territorio. Nel complesso si tratta di un paniere di beni e servizi per i quali la qualità fa la differenza, consolidando l’elevata reputazione dell’offerta turistica italiana”.

L C

Fonti: https://www.veronaoggi.it/