I ragazzi di ‘Ci sto? Affare fatica’ hanno portato a termine il progetto.

I ragazzi di ‘Ci sto? Affare fatica’ hanno portato a termine il progetto.

In un mese e mezzo hanno sistemato giardini e panchine, colorato muri abbandonati trasformandoli in piccole opere d’arte, ripulito cortili da est a ovest della città. Una iniziativa che, in 6 settimane, ha visto adolescenti, dai 14 ai 19 anni, investire il loro tempo per dedicarsi al bene comune. Ragazzi, seguiti da 21 tutor delle cooperative Energie Sociali e L’Albero, giovani tra i 20 e i 30 anni adeguatamente formati per guidare le loro piccole squadre. Un progetto, quello promosso dal Comune di Verona, che di edizione in edizione richiama sempre più iscritti.
Tra le novità del 2021, la possibilità per i ragazzi di vedersi riconosciuti i crediti Pcto ( Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), richiesti dal curriculum scolastico.

Un’opportunità colta dalle scuole Fracastoro, Messedaglia, Maffei, Montanari, Agli Angeli e Nani. I ragazzi hanno così conseguito 30 crediti per una settimana di lavoro e 4 momenti formativi, 3 online e uno in presenza all’Arsenale, durante i quali sono state elaborate idee progettuali per i quartieri di residenza.

L’altra possibilità, invece, era avere il classico ‘buono fatica’ del valore di 50 euro settimanale da spendere nei negozi convenzionati.

I cantieri del progetto quest’anno si sono incrociati anche con i patti di sussidiarietà.

Cittadini e ragazzi hanno collaborato insieme in diverse zone della città, dall’area verde di Palazzo Bocca Trezza di Veronetta a Villa Are sulle Torricelle, dove gli adolescenti coinvolti potevano arrivare grazie al buono-viaggio riconosciuto da RadioTaxi.

Hanno anche collaborato con le prime azioni dello Urban Innovative Actions – S.T.E.P.S., progetto europeo per la Terza Circoscrizione, valorizzando alcuni luoghi dedicati alla mobilità sostenibile e all’aggregazione.

Infine, tanti murales, opere di Street Art che i giovani hanno realizzato sotto la guida di artisti, impegnandosi così in interventi di decoro a maggiore impatto visivo, attraverso forme di espressione più vicine a loro.

Un progetto, insomma, che ha messo in moto una squadra numerosa, in grado di far rete per il bene comune, investendo sui talenti e le energie delle nuove generazioni. E che da Verona si è allargato ad altri 15 Comuni della provincia.

Il sindaco, orgoglioso di questi ragazzi ha così commentato:

“Vedere tutti questi giovani pronti a darsi da fare per migliorare i loro quartieri ci riempie di orgoglio e di speranza. Hanno scelto di occupare il loro tempo estivo per fare qualcosa di utile per la città dove vivono, da protagonisti, in maniera attiva. È questo il messaggio che vogliamo si diffonda a macchia d’olio. È questo il modo per prevenire o contrastare quelli che sono invece i fenomeni negativi come il bullismo e le baby gang. È uno dei progetti di cui andiamo più orgogliosi, una idea che ha un nome e cognome, Stefano Bertacco. Lo ringrazieremo sempre per aver avviato questo motore di cittadinanza attiva per le nuove generazioni”.

G.R.