L’Amministrazione comunale di Verona boccia l’Eurocarnevale 2024 nel giorno della memoria dell’Olocausto

Per questo è stato avviato un lungo il confronto per individuare una soluzione alternativa.
L’Amministrazione auspica che si possa trovare una nuova data, per consentirne la realizzazione.

Dalla Germania e da diversi altri paesi europei, diversi gruppi di musicisti in maschera, i quali suonano tromboni, sassofoni, trombe, grancasse e batterie mobili e, insieme ai figuranti, oltrepassano pacificamente le strade della città veronese: questo è il cosiddetto “Eurocarnevale” o Guggenmusik Festival, che si è tenuto a Verona in 7 occasioni, dal 1997 al 2016.

La Giunta comunale veronese, pur esprimendo apprezzamento nei confronti dell’iniziativa riproposta per il 2024, non può tuttavia autorizzare il Comitato Bacanal del Gnoco a organizzare l’evento dell’Eurocarnevale, che coinvolge le città di Verona e Modena, proprio nel Giorno della ricorrenza internazionale in memoria delle vittime dell’Olocausto. L’evento è previsto anche a Modena venerdì 26 gennaio, ma il Comune emiliano interpellato dagli organizzatori sulla possibilità di slittare al 27, ha dato risposta negativa.

A Verona la richiesta è arrivata al Comune dal Comitato Bacanal del Gnoco che ha programmato invece l’edizione della kermesse del 2024 proprio nella data del 27 gennaio, giorno in cui dal 2005 si celebra l’anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto. Motivo per cui gli assessori Jacopo Buffolo, con delega alla Memoria, e l’assessora alla Cultura Marta Ugolini si sono a lungo confrontati con il Comitato nel tentativo di individuare soluzioni alternative, delle quali però gli organizzatori dell’Eurocarnevale hanno ritenuto di non potersi avvalere, mantenendo inalterata la richiesta sulla data del 27 gennaio. La Giunta perciò stamattina ha deliberato, su proposta dell’Assessorato alla Cultura, parere negativo alla sfilata programmata appunto il 27 gennaio del “Carnevale Europeo”.

L’evento prevedeva diversi momenti, fra i quali il ricevimento delle bande mascherate a palazzo Barbieri, una messa seguita da una gnoccolata a San Zeno, e a seguire una sfilata in centro, l’ingresso dentro all’Arena con concerto delle bande partecipanti, esibizioni musicali libere per la città, per chiudere la giornata in zona Fiera. Una evidente situazione di festa, destinata a coinvolgere ben più di 1.500 persone, che non può essere in alcun modo associata ad una giornata di celebrazioni in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

Sulla questione è stata interpellata dal Comune di Verona persino la Comunità Ebraica e le associazioni che mantengono viva la memoria dell’Olocausto, convenendo sulla piena opportunità di svolgere la manifestazione in altra data. La presidente della Comunità Ebraica di Verona Anna Maria Trenti Kaufman afferma: “quanto previsto dalla Legge n. 211/2000 , recante ‘Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari italiani nei campi nazisti’, rende del tutto inopportuno lo svolgimento dell’evento carnevalesco proposto nella Giornata della Memoria, ovvero il 27 gennaio 2024. Una variazione del percorso, come suggerito, non assolve all’obbligo annualmente ricordato dal Quirinale di celebrare la Giorno della Memoria”.

“L’Eurocarnevale rappresenta ad evidenza un evento chiassoso e festoso, in pieno spirito carnevalesco – chiarisce l’assessora alla Cultura Marta Ugolini – che la nostra città è pronta ad accogliere purché nella data opportuna. Quando si pianifica un evento, la scelta della data diventa un elemento fondamentale. E’ compito dell’Amministrazione coordinare le manifestazioni, non solo dal punto di vista logistico e stradale, ma anche da quello del loro tema e dei messaggi che vengono veicolati. Noi intendiamo contribuire al ricordo delle persecuzioni degli ebrei e degli internati militari italiani anche con il giusto raccoglimento che l’esercizio della memoria richiede”.

L C