L’ateneo di Verona in prima linea verso le molestie sessuali  in campo accademico 

Al via la prima fase di Uni4Equity, progetto europeo triennale di contrasto alle molestie sessuali nel contesto accademico e di promozione dell’uguaglianza di genere negli atenei, che vede l’università di Verona quale unico ateneo italiano coinvolto. In questi giorni tutta la comunità universitaria di Verona è stata chiamata a rispondere a un questionario sulle molestie sessuali sul luogo di studio e lavoro. Studentesse e studenti, docenti e personale tecnico amministrativo stanno partecipando attivamente per consentire una raccolta dati che faccia emergere la situazione in ateneo da cui far partire ulteriori e strutturate azioni di prevenzione e contrasto alle molestie sessuali negli ambienti universitari. L’obiettivo del progetto è di rendere continuativo e sempre più strutturato l’impegno dell’università scaligera integrando i risultati della ricerca con il lavoro del Comitato unico di garanziae la Commissione per l’osservanza del codice etico, già impegnati su questo fronte.

L’iniziativa è coordinata dell’università di Alicante mentre il gruppo di lavoro dell’ateneo scaligero è composto ricercatrici e ricercatori nei vari ambiti scientifico disciplinari e da un Advisory Group interno coordinato dal docente di Medicina del lavoro di ateneo Stefano Porru.

“Uni4Equity – ha affermato Porru – nasce dalla volontà di identificare e contrastare le molestie negli ambienti universitari attraverso l’adozione di politiche e procedure adeguate. Tra gli strumenti e le strategie da mettere in atto per contrastare questo fenomeno vanno annoverati: la promozione della conoscenza sulle questioni di genere, lo scambio di buone pratiche, la sensibilizzazione, la formazione del personale, il supporto alle vittime e l’implementazione di politiche chiare. Nell’ambito del progetto di ricerca sono, inoltre, previsti una campagna di sensibilizzazione online, laboratori di genere, la revisione dei protocolli universitari sulla questione e la collaborazione con servizi esterni”.

“Per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati – ha aggiunto la docente Nicoletta Zerman, delegata del Magnifico Rettore alla Comunicazione e referente per l’Ateneo al Bilancio di genere e al Piano per il bilancio di genere – è necessario un approccio concreto e locale, che integri strategie a diversi livelli di prevenzione e che prenda in considerazione le opinioni dell’intera comunità universitaria, coinvolgendo le e gli studenti, i docenti e il personale tecnico e amministrativo. Per questo il primo passo concreto è il coinvolgimento di tutte le anime di Univr in un sondaggio finalizzato alla raccolta più ampia possibile di dati e informazioni”.

Il gruppo di ricerca coordinato da Porru è composto dalla docente di Medicina del Lavoro Angela Carta, dalla docente di Psicologia clinica Lidia Del Piccolo, dal docente di Psichiatria Antonio Lasalvia, dalla docente di Psichiatria e presidente del CUG, Comitato unico di garanzia dell’ateneo Michela Nosè e Nicoletta Zerman. Il gruppo è completato da un Advisory Group, il quale include la studentessa di Medicina e Chirurgia Laura Bergamin, il docente di Filosofia Politica e Direttore del Centro di ricerca Politesse, Politiche e Teorie della Sessualità Lorenzo Bernini, la docente di Diritto privato Alessandra Cordiano, la coordinatrice del Sistema bibliotecario Daniela Brunelli, il docente di Farmacologia e presidente del Comitato Etico per la sperimentazione clinica Roberto Leone.

Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata al progetto Uni4Equity.

L C