L’Università di Verona  celebra la Giornata della gentilezza

“La gentilezza è rivoluzionaria” recita lo slogan della “Giornata della gentilezza” celebrata ogni anno il 13 novembre. La data rimembra la firma, nel 1997 a Tokyo, della “Dichiarazione mondiale di gentilezza” promossa dal Movimento mondiale per la gentilezza. Infatti in questa occasione e per valorizzare e proseguire il percorso di sensibilizzazione, ascolto e riflessione intrapreso in questi anni, l’Università di Verona ha lanciato il concorso fotografico “Inviaci uno scatto gentile. Raccontandoci cos’è per te la gentilezza”, riservato a studentesse e studenti, dottorande e dottorandi, specializzande e specializzandi e tutta la comunità Univr docente e tecnico amministrativa.

Tra gli scatti fotografici pervenuti quello intitolato “Gentilezza come prendersi cura degli altri”, presentato dalla studentessa Anna Rossato, è stato ritenuto il più significativo e aderente allo spirito dell’iniziativa. A decretare la vincitrice la commissione di ateneo presieduta da Nicoletta Zerman, delegata del rettore per la Comunicazione e i rapporti istituzionali, Alessandra Cordiano, referente per la Sostenibilità sociale e da Chiara Antonioli, responsabile della Comunicazione visiva di ateneo. Nell’immagine in bianco e nero, divisa in due porzioni un palloncino inizialmente pieno si rompe e viene trattenuto dalle mani di chi lo sostiene. Alcuni degli altri scatti fotografici pervenuti verranno utilizzare per promuovere in ateneo la “Giornata della gentilezza 2023”.

“L’iniziativa – spiega Zerman, – supporta le strategie del progetto Conoscere Mi/Ti Rispetto ideato per diffondere una cultura centrata sempre più sull’attenzione, sul rispetto e sulla non violenza grazie anche al consolidamento di pratiche comunicative e metodologie formative quali il confronto, la tolleranza, l’accettazione delle altre persone, il senso di responsabilità, l’accoglienza e l’inclusività”.

Il progetto è patrocinato dal Consiglio del studenti per sottolineare, come sostiene la presidente Francesca Flori, “la volontà di dare spazio e diffusione a quei gesti e a quelle azioni che vanno in direzione contraria all’individualismo che, troppo spesso, ci fa dimenticare, ignorare, ed escludere le altre persone”. Rispetto e gentilezza aprono all’empatia, fanno benissimo alla salute, rendono le nostre vite più serene, prevengono comportamenti violenti, richiedono semplici gesti quotidiani e sono, potenzialmente, alla portata di tutte e tutti.

L C