È di oggi la lettera aperta inviata da Francesco Bitto, ormai da anni consolidato punto di riferimento per decine di associazioni del territorio scaligero e non solo. Bitto, Portavoce Regionale A.N.A.S. (Associazione Nazionale di Azione sociale) nonché segretario generale di RE.A.S.I. (Rete Associativa Scaligera Italiana), confrontatosi con le tante associazioni del territorio che fanno riferimento alle Reti di cui fa parte, ha maturato preoccupazione per lo scoramento subentrato nell’ultimo periodo da parte di varie realtà associative, soprattutto le più piccole, le quali si trovano, per colpa di una sempre crescente pressione amministrativo/fiscale, a fare i conti con carte bollate, registri e a breve anche commercialisti.
Si le associazioni saranno obbligate e ad affidarsi ai commercialisti, in quanto obbligati, tra qualche mese, ad aprire anche la partita IVA, a causa di un intervento normativo legato all’aspetto fiscale del Terzo Settore. Per affrontare queste criticità, Bitto, propone l’istituzione di un contributo annuale regionale a sostegno delle associazioni, ovviamente regolarmente iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), pari a 1.000 euro all’anno, somma che potrebbe rappresentare un giusto e concreto aiuto per coprire parte delle spese amministrative e fiscali a cui le no profit devono far fronte. Bitto chiede quindi agli amministratori regionali veronesi di poter andare compatti in una problematica che non ha colore politico, approvando un contributo per quel settore essenziale, che è il Terzo, e che spesso riesce ad intercettare le capillarità sociali che gli Enti pubblici fanno fatica a raggiungere.