Reddito di cittadinanza: secondo l’assessore regionale veneta al Lavoro Elena Donazzan si dimostra un fallimento

Nella città di Verona ne fanno uso quasi 9000 persone, ma la Regione Veneto ha segnalato all’ente Inps 7.500 usufruttuari di reddito di cittadinanza per i quali ha ravvisato una presunta violazione della condizionalità. In questo mese, potrebbero esserne segnalati altri 900.
“Il reddito di cittadinanza si dimostra un fallimento – ha affermato l’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan, di fronte agli ultimi dati forniti da Veneto lavoro -. Non è certo lo strumento più indicato per accompagnare verso il mondo del lavoro e traghettare fuori dalle condizioni povertà”.
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I dati sui percettori del reddito.
In merito ai dati di Veneto Lavoro al 23 marzo 2022, i percettori di reddito di cittadinanza risultano complessivamente 12.808. Fra questi, 10.391 hanno un patto per il lavoro in corso (81%) e in 2.417 (19%) sono in attesa di prima convocazione o di riconvocazione. I vari beneficiari esonerati o esclusi dalla stipula del atto (nella maggior parte dei casi perché già occupati o disabili) o rinviati ai servizi sociali del Comune di residenza per la stipula del patto per l’inclusione sociale sono 9.212. In 17.119 risultano decaduti dal beneficio in quanto non più in possesso dei requisiti per poter ricevere il Reddito di cittadinanza. In 8.693 hanno concluso il periodo di fruizione del reddito senza più richiederlo.
Complessivamente, circa 12.600 percettori risultano attualmente occupati rispetto al totale dei percettori soggetti alla convocazione presso il centro per l’impiego, che secondo gli elenchi comunicati da Anpal ammontavano complessivamente a 47.832 persone. I percettori di RdC che risultano ad oggi occupati, dopo aver stipulato e successivamente concluso un Patto per il Lavoro, sono circa 2.200, il 28% di quanti hanno terminato il Patto per il Lavoro.
In provincia di Verona 8.968 persone ne usufruiscono.
“Fin dall’inizio la Regione del Veneto – evidenziaa l’assessore – ha sempre ritenuto che gli strumenti idonei siano politiche attive per il lavoro e l’inserimento occupazionale ma ci siamo attenuti alla legge. Abbiamo dovuto constatare che una volta fatta la legge qualcuno ha subito trovato l’inganno, puntando su un sistema debole di controllo. Nonostante la legge non preveda un controllo da parte delle Regioni, attraverso i centri per l’impiego e Veneto lavoro abbiamo sfruttato la legittima funzione di chiamare il percettore di reddito per offrire delle proposte di lavoro e per dare senso alla condizionalità”.
Inoltre Veneto Lavoro fa sapere che, analizzando i dati Inps, nel 2021 i nuclei familiari percettori di almeno una mensilità di reddito di cittadinanza sono stati in Veneto 40.124, per un totale di 88.229 persone coinvolte, percettori di un importo medio mensile di 446,80 euro. Nell’ultimo mese disponibile (febbraio 2022) hanno percepito il Reddito di cittadinanza 40.303 persone appartenenti a 19.324 nuclei familiari, di cui: 8.968 persone nella provincia di Verona, 7.980 in provincia di Venezia, 8.056 di Padova, 5.702 di Vicenza, 5.558 di Treviso, 3.191 di Rovigo e 848 di Belluno. Come massimale l’importo medio più elevato si registra a Rovigo con 537,75 euro mensili, invece il più basso a Belluno con 479,44 euro, per una media regionale di 525,81 euro.

L C

Fonti: https://www.veronaoggi.it/