Unità cinofile antidroga dentro le scuole per contrastare le baby gang

Cani antidroga e pugno ferreo saranno utilizzati all’interno delle scuole, e non solo fuori: è questa la ideale proposta dal sindaco di Verona Federico Sboarina per contrastare il fenomeno delle baby gang nella città di Verona. Proprio per questo il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha deciso venerdì mattina 28 gennaio, di intervenire con il pugno duro. Un giro di vite che da un lato intensificherà la presenza interforze sul territorio scaligero, grazie al coinvolgimento di tutte le Forze dell’Ordine. A Verona la situazione è monitorata costantemente e perciò sono già noti luoghi e momenti di ritrovo, sia nel centro storico veronese che nelle vicinanze della stazione.
Dall’altro lato, sempre su proposta del sindaco Federico Sboarina, il coinvolgimento del mondo della scuola per iniziare un’attività massiccia di prevenzione in aula. Infatti da Palazzo Barbieri l’idea di proporre, solo ai dirigenti scolastici che ne faranno richiesta, il controllo degli istituti anche grazie all’impiego delle Unità cinofile antidroga. Al momento, infatti, le verifiche con i cani possono riguardare solamente le aree adiacenti le strutture scolastiche, ma non è possibile per gli agenti entrare nelle scuole. La settimana prossima il Prefetto convocherà un incontro dove discutere della questione.
“Non permetteremo che l’escalation di violenza vista in altre città, con rapine e attacchi alle auto delle Forze dell’Ordine, colpisca anche Verona – afferma il sindaco Federico Sboarina -. Purtroppo, quello delle baby gang, è un problema che coinvolge tutta Italia, Per questo siamo disposti ad intervenire con il pugno duro ancor prima che il fenomeno possa degenerare. Finora abbiamo monitorato le zone e gli orari in cui queste bande si ritrovano, li conosciamo, ma interverremo con ancora più fermezza presidiando il territorio e, dove richiesto, entrando nelle scuole. Chiederemo il coinvolgimento dell’Ufficio scolastico provinciale e dei dirigenti scolastici, assieme ai Servizi sociali, per fare prevenzione, ma proporrò anche di entrare nelle scuole con i cani antidroga, in maniera ovviamente rispettosa della privacy, della legge e degli studenti. Ma l’esperienza della nostra Unità cinofila dimostra che la sostanza stupefacente viene nascosta ovunque ed è una maniera efficace per contrastare il microspaccio. L’azione capillare che facciamo sul territorio funziona anche per isolare le mele marce dai tantissimi ragazzi veronesi in gamba. Così come facciamo fuori, anche nelle scuole avverrebbe ovviamente nella massima riservatezza e a garanzia soprattutto dei minori”.

L C

Fonti: https://www.veronaoggi.it/