Vendetta o giustizia? Ormai manca la cultura del rispetto civile e sociale

Martedì 12 settembre si è tenuto il dibattito di Luciano Violante con la Vicesindaca Bissoli.

La Vicesindaca Bissoli afferma: “Un’opportunità straordinaria per Verona. Luciano Violante ci dà la chiave di lettura di un mito senza tempo, in un’ epoca in cui si è persa l’idea del mito”.

Sarà in scena tra poche ore al Teatro Nuovo lo spettacolo “Clitemnestra” di Luciano Violante, organizzata dal Teatro Stabile di Verona e accompagnata dal patrocinio e con il contributo del Comune di Verona.

E’ così che, a 2.500 anni di distanza, ancora si parla di Antigone e Clitemnestra, con un approccio in chiave moderna proposto da Violante del mito eterno che ha attraversato i secoli rappresentando temi che hanno dentro le tensioni umane.

Un appuntamento speciale per Verona, il quale è stato preceduto nel pomeriggio dall’incontro/dibattito al Piccolo Teatro di Giulietta del Nuovo fra Luciano Violante, la vicesidaca Barbara Bissoli, il professore dell’Università di Verona Stefano Troiano e il consigliere di Fondazione Atlantide – Teatro Stabile di Verona Davide Rossi.

Fra i temi affrontati durante l’incontro: il riconoscimento del percorso di emancipazione delle donne; il persistente fenomeno della violenza di genere. La capacità di rompere gli schemi, percorsi di ribellione per un diverso destino.

“Un’opportunità straordinaria per Verona – evidenzia la vicesindaca Barbara Bissoli –. Un dialogo importante con Luciano Violante che ci dà la chiave di lettura di un mito senza tempo. Un punto di vista odierno di Clitemnestra, per tentare di individuare le motivazioni che hanno spinto questa eroina tragica a fatti così efferati, uccidere con l’inganno il proprio sposo, inserendosi in una spirale di violenza che deve essere interrotta. Allo stesso modo, all’interno del contesto familiare oggi la donna, alla prima avvisaglia, deve essere in grado di uscire dalla spirale di violenza per non restarne stritolata”.

“Manca alla base la cultura del rispetto non solo della donna ma anche dell’altro – afferma Luciano Violante – una cultura su cui bisogna intervenire, partendo da una maggiore attenzione attraverso la pedagogia digitale da portare delle scuole rivolta non solo si ragazzi ma anche ai genitori, perché viviamo in un tempo in cui attraverso il consumo di virtuale, ci si è deresponsabilizzati, abbiamo via via perso il senso della responsabilità, perciò serve una rieducazione per riappropriarsi di questo valore”.

Il magistrato e docente universitario Luciano Violante, è stato deputato alla Camera per quasi un trentennio, divenendone presidente dal 1996 al 2001. La sua è stata una vita dedicata all’impegno politico e civile che, mediante la sua profonda conoscenza del mito classico, gli hanno ispirato questa “Clitemnestra” contemporanea che ha per protagonista Viola Graziosi con la regia di Giuseppe Dipasquale.

L C